Ticino

Scuola in presenza: 6 domande 'urgenti' dell'Mps

I granconsiglieri chiedono al Consiglio di Stato perché i docenti non si debbano sottoporre al tampone prima di iniziare l'anno scolastico

Ti-Press
16 agosto 2020
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Se da una parte la decisione di far iniziare l'anno scolastico in presenza trova concordi i deputati Mps in Gran Consiglio, dall'altro Angelica Lepori, Simona Arigoni e Matteo Pronzini sollevano una serie di domande definite urgenti che sottopongono al governo attraverso un'interrogazione. "La riapertura - sottolineano - deve essere curata in tutti i suoi dettagli per cercare di evitare il più possibile di ritrovarsi in situazioni tali da dover mettere in quarantena scuole o classi, passare a forme di insegnamento ibrido o, peggio ancora, alla chiusura totale delle scuole". E aggiungono: "Purtroppo le misure di protezione previste dal Decs e dal governo non sembrano essere all’altezza della situazione". Vengono ad esempio contestati gli stessi numeri di allievi per classe rispetto alla scuola pre-pandemia, le distanze sociali che "non sembrano essere garantite nelle aule" e il fatto che la mascherina non sarà obbligatoria per gli studenti. "Restano ancora senza indicazioni le misure da adottare per alcuni particolari spazi scolastici (a cominciare dalle mense...)", si legge ancora nell'interrogazione. Altri punti sollevati sono il potenziamento del personale di pulizia e le situazioni di sovraccarico sui trasporti pubblico. Di seguito tutte le domande:

1. Perché non si sottopongono in ogni caso i docenti (eventualmente anche gli studenti perlomeno delle scuole medie superiori) al tampone prima dell’inizio della scuola al fine di evitare che si inizi l’anno già con docenti e/o allievi positivi?

2. Per quale ragione agli studenti con più di 12 anni (età in cui vige l’obbligo sui trasporti pubblici) non viene imposto l’obbligo della mascherina negli spazi comuni della scuola come avviene per i docenti?

3. Quali passi ha intrapreso (o intende celermente intraprendere) il governo per spingere finalmente le Ffs a trovare una soluzione al sovraffollamento dei treni e dei mezzi pubblici che si verificherà con l’inizio delle scuole in determinanti orari?

4. Come intende muoversi il Dipartimento per verificare che allievi e docenti non siano rientrati nei 10 giorni precedenti l’inizio della scuola da zone considerate a rischio?

5. Come e da chi sarà effettuata nelle sedi la pulizia degli spazi comuni e delle aule se c’è un cambiamento di classe tra un’ora e un’altra?

6. Che misure concrete sono previste per sostenere le famiglie di quegli allievi che verranno eventualmente posti in quarantena e i cui genitori lavorano?

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