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Il sorpasso a destra del medico del traffico Denti

Il presidente dell'Ordine dei medici, condannato in via definitiva per grave infrazione alle norme della circolazione, fa controlli di idoneità per gli over 75

Ti-Press
13 giugno 2020
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C’è un altro tornante nella vicenda del sorpasso a destra di due autovetture che ha visto protagonista lungo l’A2 nel novembre 2016 il presidente dell’Ordine dei medici ticinesi (Omct), il dottor Franco Denti. Vicenda per la quale con sentenza del 7 maggio il Tribunale federale respingendo il ricorso del dottore ha confermato la sua condanna per grave infrazione alle norme della circolazione. Un tornante, si diceva, che pone una questione di opportunità: come testimonia una semplice ricerca sul sito medtraffic.ch lo stesso Denti è riconosciuto come medico del traffico di livello 1. Un medico che, citiamo dall’Ordinanza federale sull’ammissione alla circolazione (Oac), “effettua visite di controllo di idoneità alla guida di persone che hanno superato i 75 anni di età”. Ebbene, alla luce di una condanna definitiva, a meno di un ricorso alla Corte europea dei diritti dell’uomo, si crea o no una questione di opportunità nel continuare a svolgere questa funzione? Abbiamo provato a chiederlo allo stesso dottor Denti, ottenendo come risposta un secco “no comment” prima ancora di poter rivolgere tutte le domande che intendevamo sottoporgli. Peccato.

Il tema medico del traffico lunedì 22 in Gran Consiglio

Sulla questione medico del traffico il Gran Consiglio, nella seduta che si aprirà lunedì 22 giugno, si esprimerà sull’iniziativa parlamentare elaborata presentata dall’Udc intitolata ‘Medico del traffico - Basta con le vessazioni contro gli automobilisti’. Iniziativa, con primo firmatario Paolo Pamini (e sottoscritta anche dall’allora deputato Denti), che prende le mosse dalle segnalazioni raccolte e rese pubbliche l’anno scorso dall’avvocato Tuto Rossi. Oggetto del contendere la richiesta di pagamento anticipato della prestazione e, sulla scorta di quanto rilevato da Rossi, la tariffa dell’allora unico medico del traffico di livello 4, la dottoressa Mariangela De Cesare. La richiesta Udc è che la tariffa delle perizie sia calcolata sulla base di un importo orario di 180 franchi all’ora e 250 per i casi speciali. Il tutto viene respinto dal rapporto di maggioranza firmato da Alessandro Cedraschi (Plr) - che si limita a formulare degli auspici al Consiglio di Stato in merito al fatto che il costo peritale non incida eccessiva, sulla fatturazione diretta al cittadino e su come comportarsi in merito a possibili iniquità di giudizi nell’eventualità di un secondo consulto -  e ne dibatterà il parlamento, come detto. Ma la questione che coinvolge il presidente dell’Omct che ha visto nell’Udc il suo ultimo approdo politico avrà spazio durante la discussione? Il relatore del rapporto di minoranza, il democentrista Tiziano Galeazzi, da noi interpellato commenta che “Franco Denti è adulto e vaccinato per decidere cosa fare in futuro in merito a questa sua funzione di medico del traffico di livello 1”. Se ne riparlerà.

I requisiti fondamentali per ottenere l’abilitazione per il livello 1, lo ricordiamo, sono stabiliti anch’essi dall’Oac e, si legge sempre su medtraffic.ch, “i medici sono liberi di decidere come acquisire questo tipo di competenze (per esempio frequentando un corso, o tramite studio individuale); devono tuttavia attestare all’Autorità cantonale ogni cinque anni che hanno potuto aggiornare le proprie competenze”. Autorità cantonale che, da nostre verifiche, non ha potere decisionale sulla revoca di un medico del traffico. Potere che spetta alla Società svizzera di medicina legale. 

Il monito del Tribunale federale

Ad ogni modo è forte il richiamo del Tribunale federale che, nella sentenza di un mese fa, ha ricordato come la giurisprudenza “ha recentemente ribadito che il divieto di sorpasso a destra rappresenta una regola fondamentale per la sicurezza stradale la cui inosservanza accresce in modo importante il rischio di incidenti” (cfr. edizione del 26 maggio). La replica dell’avvocato Rossano Guggiari, legale di Denti, raccolta dalla ‘Regione’ fu di “insoddisfazione per la sentenza”.

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