Ticino

Test e mascherine, Merlani invita a fare attenzione

È importante che i risultati dei test non generino falsa sicurezza. E che la scelta e l'uso delle mascherine siano oculati (quelle con la valvola sono "insensate")

(Ti-Press)
20 maggio 2020
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Nel corso della conferenza stampa di oggi pomeriggio, il Medico cantonale Giorgio Merlani ha colto l'occasione per fare un po' di chiarezza su un paio di temi che generano un po' di confusione nell'opinione pubblica: i test anti-Covid e le mascherine.

I test

Per quanto riguarda i test, Merlani ha ribadito la differenza tra i tamponi (che servono per individuare nel soggetto testato la presenza del virus) e i test sierologici (utili a capire se sono presenti anticorpi). È stata l'occasione per spazzare via eventuali false sicurezze.

Con il tampone effettuato nel naso e ingola, «per prelevare rispettivamente muco e saliva in profondità, si va a cercare la presenza dell'Rna del virus», ha spiegato Merlani. Ma il test ha i suoi limiti: intanto non ci dice quanto siamo infettivi (una persona che contiene tracce di Rna del coronavirus potrebbe non esserlo più), e soprattutto conta un 20% di falsi negativi, casi cioè nei quali non rileva un effettivo contagio. A questo va aggiunto che «anche i casi in incubazione possono risultare negativi» La conclusione: non basta avere un tampone negativo per ritenersi 'puliti' e soprassedere alle norme igieniche e di distanza sociale.

Quanto ai test sierologici, le preoccupazioni del Medico cantonale sono due: intanto «anche in presenza di anticorpi, non sappiamo ancora con certezza quale livello di protezione questi ci garantiscano». Il rischio è sempre quello di generare false sicurezze nel caso in cui si scoprisse di avere 'fatto' il Covid-19. Tanto più che oltre al ruolo degli anticorpi restano dubbi sul perdurare della contagiosità: «come vedete, io porto ancora la mascherina» per proteggere gli altri pur essendo guarito da tempo, ha fatto notare il medico contagiato a inizio aprile). E poi «i test sierologici sono molto complessi, e in giro ne vengono offerti di molti tipi»: meglio diffidare dalle offerte che non siano proposte da adeguato personale sanitario.

Le mascherine

Quanto alle mascherine, Merlani ne ha escluso l'obbligo e ha ribadito che sono consigliate solo nel caso in cui non si possano rispettare le distanze sociali d(ad esempio sui trasporti pubblici). Quando le si indossa, comunque, è meglio optare per quelle chirurgiche (le consuete mascherine usa e getta di colore normalmente verdeazzurro, per capirci). Il Medico ha invece definito «insensato» l'utilizzo di mascherine dotate di valvola per agevolare l'espirazione: le mascherine servono a proteggere gli altri dal contagio e in questo caso, invece, «la valvola fa un effetto 'sifone'» che tende a convogliare il getto di goccioline più lontano del normale, aumentando il rischio di contagiare gli altri.

Quanto alle mascherine in tessuto lavabili – molte quelle in versione 'fashion' molto pubblicizzate su web e social network – sollecitato da 'laRegione' Merlani non ne esclude l'utilità, ma invita a sincerarsi presso i produttori della loro composizione e della presenza dei necessari strati e materiali di protezione. Il Medico cantonale ha inoltre auspicato una certificazione a breve per aiutare a scegliere questo tipo di protezioni.

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