laR+ Ticino

Trasporti pubblici, solo poche persone portano la mascherina

Per Tessa Jorio di Transfair 'sarebbe fantastico se venissero messe a disposizione gratuitamente'. Ciò permetterebbe di proteggere personale e viaggiatori.

'Vivamente raccomandata' solo se non si possono mantenere le distanze (Ti-Press)
19 maggio 2020
|

Sono poche le persone che indossano la mascherina sui trasporti pubblici. Oltre alle segnalazioni da noi ricevute, anche Tessa Jorio, presidente di Transfair - Ffs Regione sud, lo conferma: per quanto riguarda la linea ferroviaria del Gottardo, solo «la metà dei passeggeri la porta». Per tutelare efficacemente il personale, così come i passeggeri, bisognerebbe «fare il possibile, affinché anche i clienti le indossino», precisa a 'laRegione', aggiungendo che «sarebbe fantastico se venissero messe a disposizione gratuitamente».

Il piano di protezione per i trasporti pubblici elaborato da Ffs e AutoPostale "raccomanda vivamente" l'utilizzo della mascherina quando non si può rispettare la distanza di due metri. Non vi è dunque nessun obbligo di portarla, anche se, stando a un sondaggio pubblicato lunedì dal gruppo Tamedia, oltre due terzi (68%) degli svizzeri sarebbe favorevole a un'imposizione in tal senso. Malgrado questa sensibilità, solo poche persone effettivamente la indossano, in particolare sui treni regionali.

Transfair ha «richiesto sin dall’inizio della pandemia che le Ffs mettessero a disposizione mascherine e disinfettanti per i propri dipendenti», afferma Jorio. Una richiesta accolta: infatti «dall’11 di maggio ne sono muniti». E per quanto riguarda i passeggeri? «Le Ffs sensibilizzano la clientela attraverso annunci sui convogli: si invita a indossare le mascherine nel caso in cui le distanze non possono essere garantite. Penso in particolare a quando si sale o si scende dal mezzo pubblico». Ciò permetterebbe di proteggere sia i viaggiatori, sia i dipendenti.

Nessuna distribuzione generalizzata di mezzi di protezione

La presidente di Transfair - Ffs Regione sud sottolinea poi come «le Ffs hanno fatto molto per contenere il virus. Penso ad esempio alla riduzione dei treni o all’interruzione del traffico internazionale. Sarebbe però fantastico, se si arrivasse a una situazione nella quale ai clienti dei trasporti pubblici vengano messe a disposizione le mascherine gratuitamente, se non ne sono già muniti». Una misura già messa in atto dall'azienda di trasporto pubblico di Zurigo, che intende distribuire 50'000 mascherine ai sui viaggiatori. È però chiaro che nelle grandi città il flusso di viaggiatori è più importante rispetto ad altre regioni ed è quindi comprensibile che vengano adottate misure particolari. In generale, non sembra quindi che le Ffs intendano andare verso una distribuzione generalizzata di mezzi di protezione. Jorio ricorda tuttavia che «nelle stazioni vengono venduti disinfettanti e mascherine a prezzi onesti. L’utenza non dovrebbe dunque avere difficoltà ad acquistare questi prodotti». Insomma, per il momento si continua a puntare sull’ormai nota responsabilità individuale: «Serve un grande sforzo da parte di tutti, affinché la situazione epidemiologica rimanga quella di oggi». Ciononostante, settimana scorsa il Ceo delle Ffs Vincent Ducrot ha affermato che negli orari di punta (ovvero quando è inverosimile che si possa rispettare la distanza di due metri) «non tutti si attengono alla regola di portare una mascherina».

Da giugno possibile aumento dei viaggiatori

Va anche detto che intanto l'afflusso di passeggeri sembra ancora limitato: al momento sui bus e treni vi sono pochi passeggeri, ha confermato Ducrot. Ma la situazione potrebbe cambiare a partire da metà giugno, con gli ulteriori allentamenti delle misure restrittive imposte dal Consiglio federale per combattere il coronavirus. A ciò va poi aggiunto che la stagione turistica è alle porte e l'invito è quello di passare le vacanze in Svizzera e quindi anche in Ticino. «Verosimilmente i mezzi pubblici saranno utilizzati più spesso», sottolinea Jorio, che non nasconde la sua preoccupazione per il personale: «Il treno è un luogo dove è molto difficile mantenere le distanze. Le Ffs sono tenute a tutelare il personale e se tutti portassero le mascherine potremmo ridurre ulteriormente la possibilità di contagio».

Resta connesso con la tua comunità leggendo laRegione: ora siamo anche su Whatsapp! Clicca qui e ricorda di attivare le notifiche 🔔
POTREBBE INTERESSARTI ANCHE