Svizzera

Obbligo della mascherina in Svizzera, primo giorno positivo

Mezzi pubblici, la maggior parte della popolazione rispetta le disposizioni. Ffs e Bls soddisfatte. Una mascherina con il "20 minuti" stamattina a Lugano

Oggi a Lugano (Ti-Press)

Il nuovo obbligo di indossare le mascherine sui mezzi pubblici sembra essere stato recepito molto bene dai cittadini in Svizzera. Fin da subito, la misura volta a frenare l'aumento dei casi di coronavirus è stata applicata dalla stragrande maggioranza dei viaggiatori.

L'obbligo concerne le persone sopra i 12 anni su treni, tram, bus, impianti di risalita e battelli su tutto il territorio, ha deciso mercoledì scorso il Consiglio federale. Le persone che si rifiutano di applicare la misura dovranno lasciare il mezzo alla fermata successiva.

Il giornale gratuito 20 minuti, nelle stazioni di Lugano, Berna, Losanna e Zurigo, ha distribuito una mascherina allegata al quotidiano. D'intesa con Coop e le Ffs l'obiettivo è quello di sensibilizzare i pendolari sull'importanza di indossare la mascherina. La distribuzione è avvenuta, in collaborazione con l'agenzia Promotion-Tools, lunedì mattina dalle 6 alle 9.30. Il tema ha avuto riscontro sui social con l'hashtag #teammask.
il tema viene affrontato anche sui social media.

Regola largamente rispettata

Fino dal primo mattino, secondo quanto hanno constatato corrispondenti dell'agenzia Keystone-ATS sul territorio, la nuova regola è stata largamente rispettata. A Berna, ad esempio, praticamente non ci sono stati utenti senza maschera su bus e treni regionali.

In molti comunque la toglievano immediatamente scesi e nell'attesa dell'arrivo di un mezzo non tutti la indossavano. A occhio, la differenza con la situazione "pre obbligo" era comunque enorme.

Lo stesso discorso si può fare per altre città elvetiche, come ad esempio Zurigo, Lucerna, San Gallo e Coira, ma anche per la Svizzera romanda. Nella capitale grigionese, a causa delle vacanze, il numero di passeggeri era comunque sensibilmente inferiore rispetto al solito.

Ffs e Bls soddisfatte

Le conferme delle sensazioni sul campo sono arrivate dalle due maggiori compagnie ferroviarie del Paese, Ffs e Bls, che si sono molto soddisfatte del comportamento dei viaggiatori: pochi erano i passeggeri non protetti.

Il personale ha informato chi non indossava la mascherina dell'obbligo di farlo, ha indicato a Keystone-ATS un portavoce delle Ffs. Questi non è stato in grado di dire se qualcuno è stato costretto a scendere dal treno poiché sprovvisto della necessaria protezione facciale. Da parte sua, anche la compagnia Bls ha osservato che solo pochi passeggeri non erano protetti.

Dall'allentamento delle misure di confinamento, la frequentazione dei mezzi pubblici ha ripreso a salire ed è quindi spesso difficile rispettare le distanze di sicurezza. Proprio per questo è stato necessario introdurre l'obbligo della mascherina, che era già raccomandata nelle ore di punta

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