Potrebbe essere un'estate calda e asciutta

Quella che si avvicina potrebbe essere un’altra estate calda, «con temperature sopra alla media in tutta la Svizzera, ma soprattutto a sud delle Alpi». E anche le precipitazioni potrebbero risultare relativamente scarse. A spiegarlo è Marco Gaia, Responsabile del Centro regionale sud di Meteosvizzera a Locarno-Monti.

Naturalmente si tratta di previsioni a lungo termine, dunque «parliamo di stime e non possiamo ad esempio conoscere con precisione le differenze tra un mese e l’altro: coi dati attuali, comunque, c’è il 60% di probabilità che al sud delle Alpi si vada incontro a un’estate calda». Una previsione che Gaia lega direttamente ai cambiamenti climatici causati dalle attività umane: «La spiegazione più robusta dell’attuale aumento costante delle temperature fa riferimento ai cambiamenti climatici, legati alle emissioni inquinanti» generate dall’attività umana. «Anche la diminuzione delle precipitazioni mostra una correlazione con le trasformazioni del clima». Non a caso, sono proprio gli ‘Scenari climatici’ elaborati da Meteosvizzera a prevedere per gli anni a venire sempre più estati canicolari e asciutte, precipitazioni intense e concentrate alternate a periodi secchi, inverni con poca neve.

Per elaborare previsioni a lungo termine si prendono in considerazione numerose variabili su una scala molto ampia: «Mentre le previsioni a due o tre giorni vengono effettuate considerando la situazione atmosferica in un raggio di qualche migliaio di chilometri, per quelle a lungo termine occorre considerare anche elementi non atmosferici e molto più distanti, anche oltreoceano. Realtà apparentemente lontane da noi, quali l’estensione del ghiaccio al Polo nord e la temperatura degli oceani, ci aiutano a individuare le tendenze più probabili».