Ticino

'Quanti furbetti sui crediti garantiti dalla Confederazione?'

Un'interrogazione dei deputati Udc Tiziano Galeazzi e Roberta Soldati punta il dito contro i presunti abusi sui prestiti garantiti dallo Stato

Galeazzi e Soldati contro i 'furbetti del quartierino' (ti-Press)
15 maggio 2020
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"Quante imprese con sede sul territorio hanno richiesto crediti bancari 'Covid' garantiti dalla Confederazione?". E quante di queste aziende "non hanno riaperto e hanno chiuso per sempre le saracinesche?". E ancora: "Come si intendono recuperare le somme elargite alle aziende che hanno chiuso la loro attività o sono fallite? Quante denunce sono state presentate al ministero pubblico?". A porre le domande al Consiglio di Stato tramite un'interrogazione sono i deputati Tiziano Galeazzi e Roberta Soldati (Udc). 

Stando all'atto parlamentare dei due granconsiglieri democentristi, ci sarebbero dei presunti casi di abuso dal meccanismo di aiuto previsto dalla Confederazione a favore delle piccole e medie imprese (Pmi). "Furbetti del quartierino – secondo Galeazzi/Soldati – che con degli escamotage avranno incassato sì i soldi destinati a sostenere la propria azienda, ma poi dirottati magari sui propri conti privati o utilizzati diversamente dallo scopo ben indicato".

Il modus operandi sarebbe "facile da capire – scrivono i due –: incasso i soldi, li uso diversamente e faccio fallire l'azienda lo stesso. Conseguenza: licenzio il personale, non pago gli stipendi, non pago gli oneri sociali, non pago le tasse, non pago le fatture, non pago i creditori e fuggo con il malloppo". Il problema non finisce qui, affermano i deputati Udc. Perché in fin dei conti quando le banche non potranno recuperare i prestiti, andranno a bussare a Berna per il rimborso. Mentre la Confederazione si rifarà sul "cittadino che paga le tasse in Svizzera, che rispetta le regole e che è rimasto a lottare sul territorio per uscire dalla crisi".

Per questo motivo la coppia Galeazzi/Soldati chiede al governo "quali misure sono previste per evitare questi raggiri ai danni dello Stato e dei cittadini", e se "è previsto un sistema di monitoraggio delle aziende alle quali sono stati concessi fondi garantiti da fideiussioni".

 

 

 

 

 

 

 

 

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