Ticino

Coronavirus, 'in Ticino saranno mesi di normalità limitata'

Il medico cantonale: 'Primi dati positivi, ma non molliamo la presa'. Da settimana prossima potranno riaprire le industrie con lavori non procrastinabili.

Normalità limitata (Ti-Press)
3 aprile 2020
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Prolungato fino al 13 aprile il divieto per gli anziani di andare a fare la spesa, così come la chiusura dell'amministrazione cantonale (salvo per gli uffici essenziali). È la decisione del Consiglio di Stato che nel corso di settimana prossima, «per quanto riguarda l'accesso ai negozi per gli over 65, valuterà se ci sono alternative efficaci», ha precisato il presidente del governo cantonale Christian Vitta. «Ci tengo a sottolineare che non sono state inflitte multe e non lo saranno nemmeno in futuro per chi contravviene alle norme sugli anziani - prosegue - e nel corso della prossima settimana valuteremo delle misure alternative al divieto».

Prolungate invece fino al 19 aprile le disposizioni sulla restrizione alle cerimonie religiose e la chiusura delle attività economiche non essenziali. Queste ultime «sono state discusse con le parti sociali, che le hanno condivise;  ricalcano quelle di questa settimana con un aggiornamento per quanto riguarda l'industria». In particolare potranno riprendere il lavoro quelle industrie che "per attività non procrastinabili o di interesse pubblico intendono impiegare contemporaneamente a regime ridotto 5 o meno persone che certificano il rispetto delle norme emanate dall'Ufficio federale della sanità pubblica", si legge nella risoluzione governativa in vigore dal prossimo 6 aprile presentata a media e popolazione questa sera. Complessivamente, indica il Comandante della Polizia Cantonale Matteo Cocchi, "dal 12 marzo sono stati effettuati 6'725 controlli, che hanno portato a 109 multe disciplinari e 9 procedure ordinarie". Sempre in merito ai controlli, Vitta ha aggiunto che "il Consiglio di Stato ha chiesto alla Suva un potenziamento degli ispettori per i controlli in quelle aziende che ottengono l'autorizzazione a operare".

Una luce in fondo al tunnel, ma...

C'è intanto una sorta di luce in fondo al tunnel: «Penso che i cittadini abbiano notato che la crescita dei contagi in questi giorni è stata lineare, significa che gli interventi messi in atto fino ad ora stanno mostrando la loro efficacia – ha precisato il medico cantonale Giorgio Merlani –. Ma il virus è ancora là fuori: gli stiamo semplicemente dando meno occasione di passare da una persona all'altra. Continua a diffondersi, anche se più lentamente; è un patogeno che è qui per restare e se non stiamo attenti, potrebbe riprendere forza, generando il vero, temibile, picco».

Dal punto di vista dei numeri, oltre a un aumento lineare e non esponenziale, oggi si registra pure na diminuzione nel numero di persone che sono ospedalizzate: -4 a 295.  «I dati di questi giorni ci dicono che le misure restrittive ticinesi stanno avendo i primi effetti positivi – ha chiosato Vitta –. Il sistema sanitario sta reggendo, ma non bisogna abbassare la guardia». 

'Normalità limitata'

«Siamo tutti consapevoli che, una volta ritrovata, la normalità non sarà quella cui eravamo abituato – ha commentato il presidente del Governo –. Dovremo comunque convivere con il virus finché la medicina non avrà trovato una soluzione alla sua diffusione. Dovremo quindi continuare ad applicare le misure di precauzione anche per i prossimi mesi, che saranno quindi di "normalità limitata"», ha rilevato ancora il presidente del Consiglio di Stato, il quale ha sottolineato come - sul fronte degli aiuti economici - Banca Stato ha sinora erogato oltre 100 milioni di franchi in crediti. «E nei prossimi giorni potrebbe superare i 150 milioni».

La Pasqua

Le autorità ticinesi hanno poi voluto insistere per cercare di scollinare Oltralpe il messaggio di non venire in Ticino per Pasqua. Acnhe perché «non ci saranno alberghi e camping aperti per i turisti». Controlli «verranno effettuati già nel canton Uri – ha sottolineato il capo dello Stato maggiore Matteo Cocchi – e le persone che vogliono scendere in Ticino per le vacanze saranno attivamente invitate a non farlo».

Ritornano i radar e i controlli

Se la stragande maggior parte della popolazione si sta comportando in maniera corretta, non mancano comunque i problemi: «Troviamo materiale contraffatto in vendita e abbiamo segnalazioni di furti di materiale sanitario – ha tunato il capo dello Stato maggiore di condotta –. Questo non va bene: sono comportamenti gravi; se dovessero essere accertati, verranno puniti con la durezza che la legge permetterà. Abbiamo inoltre segnalazione di veicoli che viaggiano a forte velocità nelle valli e sulle autostrade ed è per questo che reintrodurremo capillarmente i controlli radar da settimana prossima. Vogliamo a tutti i costi evitare che il sistema sanitario debba curare anche chi si fa male a seguito di incidenti. Abbiamo anche segnalazioni di utilizzo improprio del permesso G per entrare in Svizzera: le Guardie di confine intensificheranno i controlli». 

Materiale sanitario sempre centellinato

«Di materiale sanitario ce n'è – ha osservato dal canto suo il farmacista cantonale Giovan Maria Zanini –. È però estremamente limitato perché la richiesta è enorme: ci sono prodotti che normalmente usiamo pochissimo, pensiamo alle mascherine, e che oggi impieghiamo enormemente». Mi sento, ha commentato Zanini, «come il padre di famiglia che deve dare da mangiare a tutti i figli, ma che deve anche garantire di poter sfamare sempre tutti». Per giunta in un contesto che muta rapidamente: «Ci sono prodotti che fino a qualche giorno fa sembravano impossibili da trovare e che adesso si reperiscono con più facilità. Altri che erano facili da reperire e che ora sono difficili da trovare». 

Contagi tra i soccorritori

Intanto si registrano 4 casi positivi tra i soccorritori delle ambulanze: «Quattro su 200 professionisti impiegati nel ramo», ha fatto notare Merlani, il quale ha aggiunto che «queste persone sono adeguatamente protette e non necessitano di ulteriori misure di salvaguardia».

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