Ticino

Comunali annullate, i Verdi del Ticino si dissociano dal ricorso

Il vertice del partito ecologista ritiene fuori luogo - in una situazione di grave epidemia - andare al Tribunale federale per contestare la decisione del Consiglio di Stato

(Ti-Press)
22 marzo 2020
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I Verdi del Ticino prendono le distanze dal ricorso al Tribunale federale, presentato da tre candidati ecologisti di Locarno, contro la decisione del Consiglio di Stato di annullare le elezioni comunali. In una nota stampa precisano che "un'iniziativa puramente personale (tre candidati della lista 5 a Locarno, di cui due indipendenti)".  Si tratta di un ricorso - si precisa - che i Verdi del Ticino "non condividono poiché, date le circostanze, risulta fuori luogo. I Verdi del Ticino, come pure la lista5 a Locarno e i Verdi del Locarnese non sono stati coinvolti in questa iniziativa". I Verdi del Ticino, si conclude, "ribadiscono pieno sostegno alle autorità nell'ambito della salvaguardia della salute pubblica e ribadiscono che la priorità è data in questo momento, oltre a sostenere il settore sanitario, quella di garantire un sostegno finanziario rapido e non burocratico a quelle categorie di persone che a fronte di questa crisi si trovano in grave difficoltà".

Ricordiamo che venerdì scorso gli avvocati Fiorenzo Cotti e Annie Griessen Cotti, assieme a Pierluigi Zanchi (tutti e tre candidati a Locarno, Cotti e Zanchi come indipendenti nella lista dei Verdi per il Municipio, Griessen Cotti per i Verdi in lizza per il Consiglio comunale), hanno inoltrato un ricorso alla I Corte di diritto pubblico di Mon Repos contro la decisione governativa. I tre ricorrenti precisavano in entrata di essere "coscienti della delicata situazione in cui versano il Ticino e l'intera Confederazione (...), il presente ricorso va letto, soprattutto dal lettore esterno, dal pubblico, dal cittadino, come strumento per capire quali sono i limiti da porre al governo nell'utilizzo dello Stato di necessità". Per poi iniziare con i rilievi: "La legislazione d'urgenza non è lo stato d'eccezione, ossia la sospensione urgente e inderogabile di ogni diritto costituzionale".

Anche il Mattino della domenica, settimanale vicino alla Lega dei Ticinesi, ha contestato la decisione governativa di annullare la tornata elettorale già in corso. "Nemmeno in tempo di guerra sono state rinviate le elezioni comunali", si legge in un articolo dai toni coloriti. "Che il governo impedisca ai ticinesi di eleggere i propri rappresentanti nei comuni non è certo un bel segnale. Ritenere che i ticinesi siano completamente ottenebrati dal virus e incapaci di ragionare è anche piuttosto offensivo", si poteva leggere.   

 

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