Ticino

Finanza sostenibile in crescita

Il tema dei cambiamenti climatici contribuisce a sensibilizzare investitori e risparmiatori. In aumento la domanda di prodotti finanziari che rispettano l'ambiente

Giovani in piazza per il clima (Archivio Ti-Press)
28 settembre 2019
|

«Assicurare il soddisfacimento dei bisogni della generazione presente senza compromettere la possibilità delle generazioni future di realizzare i propri». È questo, in sintesi, il concetto di sviluppo sostenibile e che anche grazie alle manifestazioni sui cambiamenti climatici dell’ultimo anno (oggi ne è prevista una nazionale a Berna, ndr) sta conoscendo
una nuova popolarità. Ma il tema non è più solo appannaggio degli ecologisti. Anche il mondo della finanza e quello delle imprese stanno maturando da tempo una sensibilità accresciuta rispetto all’impatto che le scelte d’investimento singole o collettive hanno sull’ambiente e sullo sviluppo sostenibile.
E proprio mercoledì di questa settimana, presso il centro Villa Negroni di Vezia, l’associazione Ticino for Finance in collaborazione con Swiss sustainable finance ha tenuto una conferenza da titolo ‘Finanza sostenibile, una questione solo etica?’.
In sostanza, questa la tesi di fondo, le logiche che guidano la finanza sostenibile non vanno per forza separate dalla logica di mercato. Ovvero, le performance dell’una non sono dissimili da quelle classiche, anzi. «Da tempo è stato dimostrato che i rendimenti per gli investitori, siano essi persone singole o istituzionali (fondi pensioni), non sono diversi. In molti casi, limitando l’universo d’investimento alle società che rispettano i criteri ambientali, sociali e di governance si sono ottenuti risultati ancora migliori», afferma Alberto Stival, rappresentante per il Ticino della Swiss sustainable finance.
Non è che in questo modo si cavalca una moda sull’onda dell’emotività popolare? In pratica le aziende si danno sì una ‘tinta di verde’, ma in realtà continuano le strategie di prima. «Non credo», risponde Stival, «ormai la sensibilità è cambiata ed è cresciuta anche la consapevolezza degli azionisti, come dimostra il lavoro della fondazione Ethos. Si sta andando nella direzione di un azionariato più attivo che intervenga nelle assemblee dei soci e che chieda di cambiare le cose che non vanno». «Magari non si riesce subito, ma alla
lunga i risultati si ottengono», continua Stival che precisa che sono i fondi pensioni – vista la mole dei capitali che muovono – gli investitori che più possono contribuire a cambiare le scelte d’investimento in senso più sostenibile.
«Nel lungo periodo il paradigma della finanza sostenibile sarà quello che si imporrà. A questo punto diventerà importante stabilire in modo chiaro quali aziende meritano più di altre i nostri soldi. Un ruolo fondamentale lo avranno anche i singoli consulenti che oltre agli investimenti classici, diciamo così ‘insostenibili’, dovranno presentare ai clienti anche i prodotti alternativi che rispettano i criteri della sostenibilità». «È solo una questione di tempo, ma il vento è cambiato», conclude Stival.

Le casse pensioni possono fare di più
Le casse pensioni aziendali in Svizzera gestiscono circa 910 miliardi di franchi, una somma pari al 133,1 per cento del Prodotto interno lordo. Le casse pensioni, quindi, sono tra i più grandi e influenti gruppi di investitori. Trovandosi in posizione di forza, sono in grado di influenzare direttamente le decisioni delle imprese in cui investono. Ciò comporta anche una
grande responsabilità, poiché le loro decisioni di investimento devono tenere conto di tutti gli aspetti legati ad ambiente, società e gestione aziendale.
Il Wwf Svizzera ha analizzato e valutato lo scorso anno le 20 principali casse pensioni svizzere in un rating relativo ai metodi di investimento sostenibile del denaro dei propri assicurati, fornendo informazioni trasparenti in merito. Il rating mostra che la maggior parte degli istituti di previdenza analizzati si occupa di questioni afferenti alla sostenibilità in sede di investimenti di capitale. In generale, si evidenziano dei progressi rispetto al primo rating di tre anni fa da numerosi punti di vista. Quasi la metà delle casse pensioni analizzate ha registrato dei miglioramenti. Tuttavia, solo alcune casse pensioni hanno costantemente integrato la sostenibilità nei propri processi e nelle decisioni di investimento.
La maggior parte delle 20 principali casse pensioni svizzere è pertanto ancora lontana dal contribuire al cambiamento verso una società sostenibile.

Resta connesso con la tua comunità leggendo laRegione: ora siamo anche su Whatsapp! Clicca qui e ricorda di attivare le notifiche 🔔