Economia

Il coronavirus mette in difficoltà le casse pensioni

Le riserve accumulate durante tutto il 2019 sono praticamente state esaurite nel primo trimestre 2020.

Foto Ti-Press
24 aprile 2020
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Le casse pensioni stanno vivendo uno dei periodi peggiori dalla crisi finanziaria del 2008. Nel primo trimestre dell'anno il rendimento ponderato delle loro attività è calato del 7,77%. Allo stesso tempo, tutte le categorie di attivi hanno chiuso in rosso, ad eccezione delle obbligazioni Mondo in franchi svizzeri.

Con un grado di copertura stimato al 31 marzo del 108,9%, le casse pensioni private sono a un livello estremamente basso: a fine dicembre 2019 erano ancora al 118,7%, mentre il grado di copertura di quelle pubbliche è sceso al 102,8%, contro il 112,0% di tre mesi prima, indica oggi Swisscanto.

Nello stesso periodo, il tasso di copertura dei fondi pensione a capitalizzazione parziale del settore pubblico è stato dell'80,7%, rispetto all'87,8% della fine dello scorso anno.

"Le riserve accumulate nel 2019 si sono esaurite nel primo trimestre del 2020 a causa del simultaneo crollo della maggior parte delle classi di attivi nel contesto della crisi dei coronavirus", osserva Swisscanto.

Secondo le sue stime, il 25,6% delle istituzioni pubbliche a capitalizzazione totale è attualmente sottofinanziato, ciò che rappresenta quasi il doppio rispetto alla fine del 2019. Questo vale anche per l'8,6% delle casse pensioni private.

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