Ticino

'I funzionari che fumano fanno pause extra, devono timbrare'

La richiesta del deputato leghista Fabio Badasci al governo: "È questione di parità di trattamento con i colleghi"

Troppe pausa-sigaretta? (Foto Ti-Press)
4 luglio 2019
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Far timbrare la pausa sigaretta ai funzionari. È la richiesta avanzata dal granconsigliere leghista Fabio Badasci all'indirizzo del governo ticinese tramite una interrogazione. Il deputato fa notare come le nuove regole sul fumo passivo impongano ai fumatori di uscire dall'edificio per accendersi una sigaretta. "Spesso fuori dagli edifici di Bellinzona si vedono funzionari in pausa sigaretta oltre le consuete pause del mattino e del pomeriggio. Pause che anche alla maggior parte dei i colleghi non fumatori sono sempre più indigeste", sostiene Badasci, il quale, sommando tutte le uscite dall'ufficio per fumare stima un'assenza dal posto di lavoro di "50/60 minuti al giorno". Oltre a "un’importante perdita di produttività, è una gran bella disparità nei confronti della stragrande maggioranza dei funzionari che non fumano".

Per questo il deputato chiede al Consiglio di Stato se non abbia mai ricevuto "reclami da funzionari per pause ripetute da parte dei colleghi fumatori fuori dagli edifici pubblici o nei locali autorizzati", "come intende affrontare la situazione onde garantire un’armoniosa convivenza tra fumatori e non, non solo per la sigaretta e la salute ma per la parità di trattamento"  e se "non intende disincentivare il fumo negli stabili dell’Amministrazione cantonale (...) prevedendo una timbratura apposita per quei dipendenti che più volte, nell’arco della giornata, escono all’esterno degli edifici per fumare (esistono codici per le più disparate assenze, aggiungere pausa fumo non dovrebbe essere complicato)".

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