Ticino

Modificare la tassa di soggiorno: appello a tutto il Ticino

I promotori della petizione hanno finora raccolto 300 adesioni. 'Il problema riguarda anche il Locarnese e il Sottoceneri, non solo l'Alto Ticino'

24 maggio 2019
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Sono 300 le adesioni finora raccolte da un gruppo di proprietari di case secondarie nell'Alto Ticino che lo scorso mese, come anticipato dalla 'Regione' il 4 aprile, hanno lanciato una petizione che chiede di modificare la Legge cantonale sul turismo (LTur) e la sua applicazione in materia di tassa di soggiorno. Criticato in particolare il concetto di ‘forfait letti’: basato sull'autocertificazione, frutta ogni anno alle quattro Organizzazioni turistiche regionali (Otr) attive in Ticino 10 milioni di franchi. Il tema è diventato d'attualità quando l'anno scorso l’Otr Bellinzonese e Alto Ticino (Otr-Bat) ha avviato l'aggiornamento dei dati delle residenze secondarie con l'obiettivo prelevare a tappeto la tassa di soggiorno, più nota appunto come ‘forfait letti’, prevista dalla LTur in vigore dal 2014. Per legge infatti le quattro Otr sono tenute ad aggiornare con regolarità i dati e a procedere con l’incasso annuale. Risorse ritenute fondamentali dalle Otr poiché destinate a finanziare infrastrutture turistiche, assistenza al turista, informazione e animazione. Ma ai 'petenti' – che intendono così sollecitare il Consiglio di Stato e la politica cantonale – il forfait letti non piace e chiedono che si modifichi il sistema. «Trecento adesioni? È una bella cifra che ci sprona a estendere l'appello all'intero Ticino. Infatti finora ci hanno contattato proprietari di case secondarie e rustici situati quasi esclusivamente nel Bellinzonese, in Riviera, Leventina e Val di Blenio», spiega al nostro giornale uno dei promotori, Giorgio Zürcher: «Il problema riguarda però tutti i distretti, dal Locarnese al Sottoceneri. Perché tutte le Otr applicano il medesimo sistema di calcolo e prelievo, che a noi non piace».

La domanda di fondo

“Perché penalizzare con una tassa esagerata e iniqua – si legge nella petizione – chi ha investito nelle valli, chi contribuisce a mantenerne in vita il tessuto economico, chi ancora crede che il tempo trascorso in Ticino valga l’investimento, seppur più caro di altri lidi di montagna e di mare? I proprietari di case secondarie (pensiamo in particolare alle numerose famiglie ticinesi) pagano già – due volte! – le imposte, le tasse e i servizi presenti sul territorio”. Da qui la proposta: “Abolire il criterio di imposizione per letto sostituendolo con altri criteri finalizzati a una tassazione equa”, ad esempio preferendo un'autocertificazione indicante il numero di pernottamenti annui. Viene inoltre proposto “l’adeguamento della LTur e della sua applicazione al principio di uguaglianza sancito dall’articolo 8 della Costituzione federale”: così facendo – sostengono i promotori della petizione – si eliminerebbe la discriminante tra i proprietari che versano la tassa di soggiorno e quelli che con l’avvento delle aggregazioni sono stati esentati perché la loro residenza secondaria è passata da un Comune in precedenza indipendente a quello di domicilio. Terzo punto, si caldeggia “l’abolizione dell'articolo 13 cpv 3 del Regolamento della LTur che permette a un responsabile Otr di effettuare controlli nelle case secondarie”, ovvero accertamenti “non previsti nella LTur, ma inseriti nel Regolamento senza base legale”. Da ultimo – per raggiungere lo scopo perseguito con questa tassa – viene suggerito un alleggerimento della gestione del turismo al fine di aumentarne l’efficienza e di ridurne i costi”. La petizione può essere firmata da tutti i cittadini e da tutte le persone interessate. Chi volesse sostenere l’iniziativa può richiedere il testo della stessa e le modalità di adesione ai promotori Alberto Finzi di Massagno; Enzo Lupi di Magliaso (lupi.vignetta@bluewin.ch); Pietro Rusconi di Mendrisio/Tremona (prusconi@bluewin.ch); Giorgio Zürcher di Viganello (giorgiozuercher@bluewin.ch). La raccolta firme si protrarrà fino al 16 giugno, dopodiché i promotori chiederanno un incontro con le autorità competenti.

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