Ticino

I Verdi ripartono da tre e lanciano la volata

Energia positiva a Massagno durante l'assemblea di oggi: confermata il "triumvirato" al vertice. Liste definitive il 19 gennaio

Ronnie David, Massimo Collura, Nicola Shönenberger (Foto: Ti-Press)
17 novembre 2018
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Coordinamento ridotto da cinque a tre e un programma che poggia alcuni punti saldi: lotta al cambiamento climatico, preservazione del territorio e un sistema economico diverso. Parte da Massagno la rincorsa dei Verdi per le prossime elezioni. Parte con un'assemblea ordinaria che conferma per acclamazione Ronnie David, Nicola Schoenenberger e Massimo Collura quali coordinatori del partito. Lo erano già, assieme a Usman Baig e Jessica Bottinelli, che lasciano il vertice, pur rimangono negli organi del partito.

L'impostazione durante i lavori è stata: prima i temi e poi i volti. Quelli, con le liste, non sono previsti prima del congresso del prossimo 19 gennaio. Anche se poi nel corridoio si facevano già le foto a coloro già sicuri di correre. «Siamo a buon punto nella definizione di chi candideremo per Consiglio di Stato e Gran Consiglio – ha spiegato David, anche e soprattutto a beneficio dei giornalisti presenti –. Saranno rappresentative di tutte le regioni del cantone, con bilanciamento tra uomini e donne. Ci adopereremo in particolare per promuovere la presenza delle donne». Bocche cucite soppratutto sui volti previsti per il Consiglio di Stato. Non si va oltre a un generico "ci sono già ipotesi concrete". L'obiettivo evidente di questa tornata elettorele è quello di ridare una verniciata verde al parlamento, iniziando dal gruppo in Gran Consiglio, dimezzato (da 6 a 3) due anni fa con l'uscita dal partito di Franco Denti, Tamara Merlo e Maristella Patuzzi. «Abbiamo il compito di fare ottime elezioni cantonali e lanciare un segnale alle federali – precisa David –. Obiettivo: avere più seggi per imporre il cambiamento di cui abbiamo bisogno in questo cantone».

Obiettivo ambizioso, che la squadra ecologista sembra però voler affrontare con rinnovata energia. Energia eveidente e palpabile durante tutti i lavori assembleari.

Tra la sessantina di persone presenti non è passato inosservato il presidente del Partito socialista Igor Righini e il ritorno – dopo anni – di Greta Gysin, già deputata in Gran Consiglio . Per ora, ci dice, si tratta solo di una visita di cortesia. Altrimenti detto: non figurerà quindi su una delle due liste per le cantonali. Non esclude invece nulla per il futuro. "Forse a ottobre?", chiediamo. Lei sorride e fa spallucce.

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