Il Consiglio di Stato ha approvato il massaggio che propone al parlamento di stanziare il credito per modernizzare la rete radio nazionale di sicurezza
Il Consiglio di Stato ha approvato il messaggio con il quale propone al parlamento di stanziare un credito da 6,55 milioni di franchi, quale contributo del Cantone all’aggiornamento della rete radio nazionale di sicurezza (Polycom), utilizzata dagli enti di primo intervento, soccorso, sicurezza e protezione civile. L’infrastruttura Polycom conta oggi a livello nazionale circa 750 antenne e oltre 55’000 utenti tra Confederazione, Cantoni e Comuni; una parte delle componenti tecniche del sistema è tuttavia in servizio da oltre 15 anni e dovrà essere rimpiazzata a breve termine. Il Parlamento federale ha approvato a questo scopo il progetto «Werterhalt Polycom 2030» (WEP2030), che intende prolungare la durata di utilizzo della rete fino almeno al 2035. L’Ufficio federale della protezione della popolazione (UFPP) è stato pertanto incaricato di coordinare gli interventi di sostituzione e aggiornamento insieme ai Cantoni, che dovranno inoltre partecipare alla spesa. Con la propria decisione il Consiglio di Stato ha ora proposto di confermare la partecipazione del Cantone al progetto WEP2030; grazie al credito da 6,55 milioni di franchi, entro il 2023 il Ticino potrebbe così introdurre la nuova rete – basata sulla tecnologia Internet Protocol – collegandola alle 21 antenne di proprietà dell’ente pubblico. La vecchia rete sarebbe inoltre mantenuta attiva, in parallelo, fino alla disattivazione finale e allo smantellamento previsti, a livello federale, a partire dal 2025. Va inoltre sottolineato che la stretta collaborazione tra il Cantone e il corpo delle Guardie di confine, a loro volta proprietarie di oltre 30 antenne, garantirà che la fase esecutiva si svolga nei tempi previsti e che tutta l’infrastruttura presente sul territorio ticinese sia pronta entro la scadenza definita dal UFPP. Il Governo ritiene che – con il finanziamento e l’attuazione del progetto – il Cantone potrà dotarsi di un’infrastruttura adeguata alle tecnologie attuali e soprattutto sarà in grado di garantire il collegamento Polycom in tutta la rete nazionale e con gli altri Cantoni.