Ticino

Insieme per la salute dell'anziano

Stretta una intesa fra Politecnico di Zurigo e Neurocentro della Svizzera italiana. Una prima nazionale che prenderà il via nel 2020

(foto Ti-Press)
6 giugno 2018
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 Il Politecnico federale di Zurigo e il Neurocentro della Svizzera Italiana (Nsi) hanno attivato un'importante collaborazione medico-scientifica in campo geriatrico. Una prima nazionale che rafforza la collaborazione fra i due enti e che sarà avviata nel 2020. Ne dà notizia oggi, mercoledì, l'Ente ospedaliero cantonale. Al centro di questa partnership, come si spiega in una nota,  c'è lo studio della sarcopenia, ovvero la graduale perdita di tessuto e forza muscolare, che spesso insorge con l’avanzare dell’età. Questa patologia colpisce nel mondo una persona su cinque tra la popolazione che ha superato i 65 anni e addirittura due persone su tre oltre gli 80 anni. Questa iniziativa scientifica sarà condotta all’Ospedale Italiano di Lugano e sarà la prima del genere a livello nazionale. L'obiettivo? “Conoscere l’impatto della sarcopenia nella popolazione ticinese e riconoscere per tempo l'insorgenza di questa nuova sindrome geriatrica, consentendo di lavorare sulla prevenzione”.

La collaborazione,conferma l'Eoc, è posta sotto la supervisione di due professori: da una parte Eling D. de Bruin, professore ordinario del Karolinska Institutet di Stoccolma e leader del gruppo di ricerca sull’apprendimento e controllo motorio del Dipartimento di Scienze della Salute e Tecnologia del Politecnico federale di Zurigo, dall’altra parte il direttore medico e scientifico del Neurocentro Alain Kaelin. Questa iniziativa scientifica sarà condotta dal dottorando di ricerca Federico Gennaro, del Dipartimento di Scienze della Salute e Tecnologia del Politecnico, coadiuvato da Paolo Maino, responsabile del Centro di Terapia del Dolore del Neurocentro.

Rischio di caduta aumentato

Negli ultimi decenni, si fa presente ancora nel comunicato, l'aspettativa di vita globale è aumentata notevolmente, ma di pari passo sono aumentate pure le problematiche legate all’anziano ed è stata individuata la nuova sindrome della sarcopenia per le persone che hanno superato i 65 anni. In questa popolazione geriatrica si constata in effetti un progressivo declino a livello muscolare oltre che a livello neurofisiologico, che può compromettere lo svolgimento di attività quotidiane come la semplice camminata, ma anche aumentare il rischio di caduta.

La partnership appena avviata permetterà anche a partecipanti volontari di sottoporsi gratuitamente ad uno screening per la presenza della sarcopenia. In un secondo momento, gli stessi partecipanti potranno eventualmente essere coinvolti nella ricerca di nuovi metodi non invasivi per l'identificazione della sarcopenia.