Ticino

Gli uccelli indigeni hanno bisogno di una casa

L'associazione protezione uccelli selvatici invita la popolazione a posare nidi artificiali. 'Alcune specie rischiano un declino'

Ti-Press
25 aprile 2018
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“Più nidi per gli uccelli”. Perché l'architettura moderna e i cambiamenti climatici stanno mettendo in seria difficoltà la nidificazione dell'avifauna urbana. Perciò Apus, associazione attiva in tutta la Svizzera italiana, invita la popolazione a posare nidi artificiali a domicilio. Invito particolarmente rivolto ai residenti negli otto comuni del progetto del Parco nazionale del Locarnese, ma che è evidentemente esteso a tutta la cittadinanza. 

 

“Il progredire dell’architettura delle nostre città e villaggi sta provocando un cambiamento molto rapido nell’habitat degli uccelli selvatici che si sono adattati a vivere nelle zone urbane – si legge nella nota di Apus, Associazione protezione uccelli selvatici –. L’associazione si è resa conto di quanto la nidificazione per gli uccelli sia sempre più problematica per le specie che vivono a stretto contatto con l’uomo. Questo è dovuto in parte all’architettura delle nuove costruzioni, infatti l’assenza cavità e nicchie rende impossibile per molte specie la costruzione del nido. Inoltre la ristrutturazione e riqualificazione degli edifici minaccia l’esistenza d’intere colonie”.

“Alcune delle specie in questione, come il Rondone comune e il Balestruccio, sono classificate nella lista rossa delle specie minacciate, ovvero rischiano un declino se non si attua al più presto delle contromisure. È importante ricordare che questi uccelli, essendo insettivori, hanno un ruolo fondamentale nell’ecosistema urbano. Aiutano nel controllo degli insetti nocivi (zanzare e mosche) mangiandone moltissimi ogni giorno (il Balestruccio fino a 170 g, dunque circa 8 volte il suo peso)”.

L’associazione, con il sostegno del progetto Parco Nazionale del Locarnese (PNL), ha dunque deciso di “attivare un progetto per invertire questa tendenza e favorire le specie urbane, invitando la popolazione ad aderire alla posa di nidi artificiali presso le loro case. L’utilizzo di nidi artificiali unitamente a una maggior tutela del loro habitat, può aiutare moltissimo queste specie. Infatti sono costruiti pensando alle diverse esigenze specie-specifiche e offrono miglior protezione dalle intemperie e dai predatori, portando a un miglioramento del successo riproduttivo. In più sono molto più duraturi dei nidi naturali, quindi posizionare una cassetta nido non significa offrire un rifugio sicuro solo per una stagione riproduttiva, ma donare un posto che protegga la loro riproduzione per molti anni”.

La serata di presentazione del progetto si terrà sabato 5 maggio alle 17:00, presso l’Albergo Casa Emmaus a Losone (via Emmaus 15).

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