Ticino

Tre pazienti oncologici curati con il farmaco scaduto

L'Istituto oncologico della Svizzera italiana informerà presto diretti interessati e famiglie

15 gennaio 2018
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Quattro dirigenti di una impresa vallesana - la Alkopharma - sono stati condannati per aver falsificato la data di scadenza di farmaci antitumorali. Questi venivano rivenduti ai principali ospedali della Svizzera, compreso quello di Bellinzona, dove dal 2017 al 2011 sono state somministrate 162 fiale di Thiotepa scaduto. Sono tre i pazienti che l’hanno ricevuto in Ticino, come anticipa alla Regione il dottor Michele Ghielmini, direttore dell’istituto oncologico della Svizzera italiana (Iosi) :  «Sono stati tre i pazienti curati con questo farmaco. Per due di loro, il medicamento era rilevante nella cura: uno è guarito, l’altro è deceduto, ma il tumore era in fase avanzata. Un terzo paziente ha ricevuto il medicamento in piccole dosi nell’ambito di una terapia più complessa», spiega. Come ci anticipa ancora il primario di oncologia all’Eoc, i pazienti o le loro famiglie saranno informate di quanto avvenuto.

Ricordiamo che si tratta di un medicamento antitumorale di vecchia generazione, infatti la sua prima commercializzazione risale a 40 anni fa. Seppur superato da altre cure più moderne, il farmaco viene usato oggi, combinato con altri, soprattutto per nei tumori linfatici al cervello, dove dà buoni risultati.  

Nel 2007 la Alkopharma iniziò a falsificare le date di scadenza di questo farmaco, malgrado la quantità del principio attivo diventi insufficiente dopo 18 mesi. Il farmaco non diventava tossico ma non agiva come doveva. Che questo abbia o meno influenzato, e quanto, la cura dei pazienti è tutto da chiarire.  

Nel 2011, quando il caso scoppiò, Swissmedic allertò tutti gli ospedali elvetici che cambiarono il fornitore del medicamento.

 

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