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Per i palazzi scolastici Mendrisio ha già un piano d'azione

In cima alla lista dal 2026 c'è il Centro di Canavée, che verrà ampliato. In cantiere anche la costruzione della nuova sede della Materna a Genestrerio

Si comincerà con la prima tappa di Canavée
(Ti-Press)
21 marzo 2025
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Su complessi ed edifici scolastici la Città di Mendrisio ha già un piano d'azione. Tra il 2026 e il 2036 ci si prefigge di mettere mano ad alcuni degli stabili che ospitano Elementari e scuola dell'infanzia e il focus verrà messo su Mendrisio, Ligornetto e Genestrerio, dove si prevede di costruire una nuova sede per la Materna. Il Comune, certo, si muoverà nella consapevolezza che dati e statistiche cantonali restituiscono una tendenza alla decrescita. Solo dopo il 2030 si intravedono, infatti, segnali di ripresa della popolazione di alunne e alunni.

Prima di pianificare interventi e priorità il Municipio è andato, però, a fondo delle necessità logistiche e dei bisogni educativi della scuola cittadina. Il primo passo, come fa sapere ai consiglieri comunali della Lega Massimiliano Robbiani, Simona Rossini, Nadir Sutter e Lorenzo Rusconi, lo si è compiuto dando mandato, nel luglio del 2021, a uno studio di architettura di analizzare "la situazione globale degli edifici e le possibilità edificatorie delle diverse realtà scolastiche di tutto il territorio della Città di Mendrisio". Alla lente sono passati, come detto, gli edifici di Mendrisio, Ligornetto e Genestrerio. Ovvero le sedi che prospettavano "un incremento di allievi o dell'utilizzo dei servizi extrascolastici, nonché del potenziale edificatorio disponibile".

Tra Elementari e scuole dell'infanzia

Sulle Elementari di Canavée, fa sapere ancora l'Esecutivo, nel corso del 2023 è stato effettuato uno studio ulteriore ad hoc, "tenuto conto dello stato delle infrastrutture tecniche e dello stato di conservazione dell'edificio". Un approfondimento che ha permesso di individuare le priorità di intervento. Ma non solo. Delineata la mappa dei lavori, si sono scandite le tempistiche delle opere previste. E in cima alla lista, tra il 2026 e il 2030 c’è la prima fase che interessa proprio Canavée, con le opere di manutenzione ma soprattutto la ristrutturazione della piscina coperta e della palestra. Sempre nel 2026 (e sull'arco di due anni, sino al 2028), l'attenzione si sposterà poi anche sulla scuola dell'infanzia di Ligornetto per il risanamento dell'involucro dell'immobile e il rinnovo del vettore energetico. Sempre a Ligornetto l'anno successivo, nel 2027, si intende pure mettere in cantiere, sull'arco di un biennio, la sistemazione delle Elementari (con i lavori di manutenzione e la modifica dell'impianto energetico).

Bisognerà invece attendere il 2028 per varare la costruzione della nuova sede dell'asilo di Genestrerio, che darà agio a due sezioni in più e si misurerà con il concetto di flessibilità; e qui a rivelarsi prezioso per proporre la soluzione più idonea sarà il concorso di architettura. L'attenzione si sposterà di nuovo su Mendrisio e il suo centro scolastico a partire dal 2029, per la seconda e terza tappa. S'inizierà appunto nel 2029 con il risanamento dei quattro blocchi del palazzo delle scuole, per entrare alfine nel vivo nel 2032 con l'ampliamento del complesso realizzato tra il 1976 e il 1982.

Occhio alla demografia scolastica

Il Municipio si muoverà, comunque, tenendo d'occhio la demografia scolastica e gli scenari cantonali, che delineano anche il futuro del distretto. Le previsioni medie, annota l'Esecutivo, mostrano infatti una diminuzione, fino al 2030, della popolazione sino a 14 anni, mentre nel decennio successivo si dovrebbe registrare una controtendenza, in particolare nella fascia d'età prescolare (sino a 3 anni), che si delinea comunque più stabile, sempre fra il 2030 e il 2040. Non si mancherà, comunque, di prendere in considerazione pure la gestione degli spazi interni – ad esempio valutando il concetto di classe flessibile – ed esterni, organizzazione quest'ultima che dovrà tenere conto "dei bisogni – diversificati, ndr –, offrendo più possibilità e integrando il più possibile i concetti ecologici e naturali".

Coinvolti tutti gli attori

Nel processo orientato a un ripensamento delle infrastrutture scolastiche sono stati coinvolti, conferma l'autorità cittadina, tutti gli attori in campo. La consultazione del corpo docenti, in effetti, è costante e prevede altresì la creazione di gruppi di loro specifici dentro le sedi interessate. In parallelo gruppi e assemblee dei genitori, si ribadisce, "vengono regolarmente sentiti come portatori di interesse", come testimonia, si ricorda, quanto fatto attorno ai bisogni extrascolastici. Non vengono dimenticati neppure gli scolari, "laddove opportuno e necessario": Mendrisio, del resto, ha dato vita al Consiglio delle bambine e dei bambini. Una realtà che "regolarmente si riunisce e porta questa importante voce ai servizi e al Municipio". Per la pianificazione di alcuni spazi esterni a Mendrisio e Ligornetto, si fa memoria rispondendo alle sollecitazioni dei consiglieri comunali, si sono ascoltati anche gli allievi, grazie alla mediazione dei docenti e all'accompagnamento dei progettisti.

Si guarda anche alla sostenibilità

Accanto ai bisogni didattici, il Comune non potrà non dimostrare il proprio impegno pure dal profilo ambientale e della sostenibilità, a maggior ragione davanti al progetto di risanamento di edifici esistenti. Non a caso, fa presente il Municipio della Città, ci si concentrerà sugli ‘involucri', sulle esigenze energetiche – "a favore dell'abbandono dei combustibili fossili" –, sull'adeguamento degli impianti elettrici e dell'illuminazione. Non solo, dove è possibile, si ribadisce, "è prevista l'introduzione di impianti fotovoltaici, di ventilazione controllata e la riconversione di pavimentazioni impermeabili in superfici drenanti", per scongiurare le isole di calore.