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L’ecocentro di Chiasso si fa bello e si presenta ai cittadini

Pronti i risultati della prima parte dei lavori voluti per riorganizzare il servizio. Da aprile anche umido e usato. Porte aperte martedì 18 marzo

Qualcosa sta cambiando
(archivio Ti-Press)
17 marzo 2025
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L’ecocentro di Chiasso si sta rinnovando. Lo scorso mese di ottobre Municipio e dicastero Ambiente hanno deciso di concedersi un anno di tempo per effettuare i necessari controlli e monitoraggi per riorganizzare il servizio. Un lavoro che era diventato pubblico a inizio anno, con la presenza di agenti di sicurezza e assistenti di polizia che ha portato anche alla presentazione di interrogazioni comunali. Dopo sei mesi, i primi risultati sono ormai pronti e saranno illustrati alla popolazione martedì 18 marzo in occasione della giornata di porte aperte organizzata negli spazi dell’ecocentro di via Favre nell’ambito della Giornata del riciclaggio. Un evento che permetterà anche di festeggiare i primi trent’anni del sacco ufficiale blu, introdotto nel 1995. «Chiasso, primo Comune in Ticino a compiere questo passo, si è dimostrato molto virtuoso – sottolinea Davide Lurati, capodicastero Ambiente –. Dopo l’introduzione, nel 2019, dell’Ecocard è ormai arrivato il momento di pensare a un’ottimizzazione dei processi all’interno della struttura. Le porte aperte ci permetteranno di presentare un primo punto dei lavori».

Una diversa disposizione interna

All’interno dell’ecocentro, verosimilmente già dal mese di aprile, ci saranno anche la raccolta dell’umido e uno scambio dell’usato. L’arrivo dei due nuovi servizi ha portato a «una diversa disposizione interna – spiega Bernadett Rubio, responsabile del dicastero Ambiente –. Abbiamo già introdotto alcuni accorgimenti, come la creazione di una parete verde, e altri arriveranno. Per rendere più ordinato l’ecocentro alcune cose sono state spostate». Come, per esempio, lo sgabuzzino degli operai che ora si trova «all’ingresso: il dipendente potrà così scansionare le Ecocard, indirizzare le persone e tenere maggiormente sotto controllo l’intera area, grazie anche allo spostamento di una benna che permette una maggiore visibilità». Le migliorie non sono comunque finite. «Siamo sempre aperti a qualsiasi miglioramento – aggiunge Bernadett Rubio –. Per questo il monitoraggio degli ingressi, legato alla scansione delle Ecocard, continuerà e sarà interessante capire e valutare quale è la frequenza di accesso alla struttura». In base ai dati raccolti, Municipio (come indicato in risposta a un’interrogazione del gruppo Us-I Verdi) e dicastero potranno introdurre eventuali altre modifiche legate per esempio a nuovi orari di apertura o al miglioramento del riciclaggio del materiale, controllando sistematicamente il corretto deposito negli appositi contenitori.

Verso due nuovi servizi

I cittadini di Chiasso che parteciperanno alla giornata di porte aperte, che si terrà dalle 8.30 alle 16.30, potranno conoscere anche tutti i dettagli relativi alla raccolta dell’umido e allo scambio dell’usato. Per quanto riguarda gli scarti alimentari, dopo la crescita in giudicato dell’ordinanza in pubblicazione (fino al 9 aprile e che include anche il nuovo servizio), verranno affinati i dettagli del servizio tra il Municipio e la ditta incaricata. «Il ritiro avverrà due volte a settimana – spiega ancora la responsabile del dicastero –. Per iniziare ci sarà un solo punto di raccolta, con due bidoni, all’ecocentro perché i cittadini devono abituarsi a questo nuovo servizio». Il Municipio, aggiunge Lurati, «si prenderà sei mesi di tempo per analizzare le risultanze e i costi prima di modificare la relativa ordinanza e quindi rendere ufficiale il servizio». Nel finesettimana si è invece tenuto un incontro tra Bernadett Rubio e alcuni volontari che si sono messi a disposizione per la gestione dello scambio dell’usato. «Se tutto va bene, potremo iniziare già nelle prossime settimane». La giornata di martedì 18 marzo servirà inoltre ad approfondire il tema del riciclaggio e della gestione sostenibile dei rifiuti. Oltre alla responsabile del dicastero, sul posto sarà presente una delle principali imprese attive nel settore per rispondere a domande, offrire informazioni utili e proporre attività ludiche e interattive per coinvolgere il pubblico di tutte le età. Chi visiterà l’ecocentro – «vista la finalità della giornata, raggiungeteci a piedi, facendo una passeggiata», conclude Bernadett Rubio – riceverà caffè, torta e un sacco in omaggio.

SACCHI DEI RIFIUTI

No a contenitori pubblici

È negativo il preavviso del Municipio di Chiasso alla mozione presentata da Luca Maghetti (Plr) che chiedeva la posa di contenitori pubblici per i sacchi dei rifiuti. L’implementazione, si legge nel preavviso, “comporta problematiche difficilmente gestibili”. A partire “dall’attuale normativa vigente e i regolamenti comunali che non prevedono la possibilità di installare contenitori pubblici per la raccolta dei rifiuti”. A questo si aggiungono “il numero di contenitori necessari” e la “questione del suolo pubblico” perché “i contenitori dovrebbero essere collocati su terreno comunale; tuttavia individuare aree adeguate è esercizio assai complicato”. Dal punto di vista economico, “l’acquisto dei contenitori, la pianificazione e la gestione delle aree di raccolta comporterebbe costi notevoli per l’amministrazione comunale”. Oggi la raccolta avviene con il porta a porta, due volte a settimana. “In caso di necessità i cittadini hanno la possibilità di recarsi all’ecocentro, dove durante gli orari di apertura possono essere consegnati i sacchi ufficiali”.

Per il Municipio con i contenitori chiusi ci sarebbe “mancanza di controllo sull’effettivo utilizzo del sacco ufficiale. L’abuso che ne deriverebbe comporta il rischio che i rifiuti vengano smaltiti senza usare il sacco blu e quindi senza il relativo pagamento della tassa sul sacco obbligatorio, minando alle radici l’efficacia del sistema stesso”.

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