laR+ Mendrisiotto

A Chiasso i conti tornano, tra appelli e frecciate

Il Consiglio comunale approva i Preventivi 2025, che stimano un disavanzo di 5,8 milioni, con il voto contrario di Us-I Verdi

La guardia non va abbassata
(archivio Ti-Press)
13 gennaio 2025
|

Qualcosa a livello finanziario sta cambiando. Le spese sono sotto controllo e, anche se ancora lunga, la strada presa dal Municipio di Chiasso sembra essere quella giusta. Anche se abbassare la guardia è assolutamente vietato perché la situazione finanziaria – e il disavanzo di 5,8 milioni a Preventivo 2025 ne è un chiaro esempio – è sotto gli occhi di tutti. È stato l'esame dei conti a caratterizzare la seduta del Consiglio comunale di Chiasso. Una lunga discussione – accompagnata da due rapporti della Commissione della Gestione e da alcune critiche anche pungenti (arrivate soprattutto dai banchi di Us-I Verdi) – ha preceduto l'approvazione dei conti con 32 voti favorevoli e 9 contrari. «La situazione finanziaria è precaria – ha ammesso il capodicastero Finanze Luca Bacciarini –. Lo abbiamo ammesso senza alcun problema, ma abbiamo le idee in chiaro su come muoverci e cosa fare nei prossimi anni. Ricordiamoci che le finanze sono di tutti e serve occhio di riguardo quando bisogna spendere». Il sindaco Bruno Arrigoni, per otto anni alla testa del dicastero, ha voluto mettere l'accendo sulla «situazione debitoria del Comune, certamente elevata ma che accomuna molte realtà pubbliche sia in Ticino che all'estero». Quelli spesi «non sono stati soldi buttati dalla finestra ma sono stati investiti per il benessere di una popolazione. Ricordiamoci che abbiamo affrontato anche due anni di pandemia».

‘Servono scelte politiche’

Gli interventi hanno rispecchiato i due rapporti. Per Amedeo Mapelli, capogruppo del Centro, «Chiasso è stata e Chiasso sarà: cosa sarà finanziariamente lo possiamo intravvedere in questo Preventivo. Il 2025 può essere l'origine di qualcosa di nuovo, qualcosa di diverso». Un sì, quello del Centro, che però «non deve assolutamente essere visto come un mandato incondizionato: questo preventivo è figlio di una parziale inadempienza, negli anni passati, del Municipio nonostante le innumerevoli segnalazioni». Se il piano di breve-medio termine per il risanamento delle finanze viene «salutato positivamente», per il Centro «servono ora scelte politiche fondamentali» così come «una visione chiara, forte e lungimirante per guardare al futuro con fiducia e responsabilità». A partire dal moltiplicatore: «È lapalissiano che l'attuale 88% è finanziariamente insostenibile. Sarà fondamentale iniziare a ragionare sin d'ora, in vista del 2026, sul tema del moltiplicatore considerato anche la possibilità di differenziarlo tra persone fisiche e giuridiche». Davide Rampoldi (Plr) ha sottolineato che «il Preventivo 2025 fa finalmente luce nella nebbia chiarendo lo scenario tempestoso che ci si staglia davanti» con «cifre nude e crude» che non vanno considerate come «un punto morto ma come in tutte le analisi aziendali è il punto di partenza o ripartenza. Le iniziative di marketing territoriale che si stanno intraprendendo sono ai primi, incoraggianti passi e devono essere perseguite con costanza alla ricerca di aziende virtuose che possano rivitalizzare la cittadina». A mente di Claudio Schneeberger (Lega-Udc-Indipendenti) «pensare di bocciare il Preventivo sarebbe fuori luogo: la situazione va presa in mano tutti insieme, collaborando a pieno regime con il Municipio nell'intento di ridurre questo importante disavanzo. Tutti ora siamo d'accordo di nominare un responsabile delle risorse umane, in modo che contribuisca a una gestione più efficiente e razionale del personale». Il gruppo Lega-Udc-Indipendenti è «soddisfatto per quanto fatto finora. Una leva che il Comune non ha usato è l'aumento del moltiplicatore per le persone giuridiche, che avrebbe permesso di compensare i mancati introiti dovuti agli sconti fiscali per le aziende decisi dal Cantone».

‘Il Municipio ha agito con ritardo’

Di parere opposto gli interventi arrivati dai banchi di Us-I Verdi. Kavashar Ratnam, firmatario del rapporto di minoranza, ha espresso una «critica forte e decisa al Municipio per il ritardo con cui ha affrontato questa situazione. Un lavoro che andava realizzato molti anni fa e con molti approfondimenti». I conti presentati sono «un passo insufficiente per meritare una fiducia che va conquistata nel tempo e che non può essere regalata al primo passo favorevole». Molto critico anche Marco Ferrazzini che si è definito «sconcertato: i dati ci dicono che abbiamo un deficit che si ripeterà, non abbiamo possibilità di autofinanziamento e che siamo al limite in tutto... Mi chiedo come faremo a superare questo ostacolo:non amo i tagli ma per far fronte ai prossimi anni non servirà l'accetta (parola, questa, utilizzata dal sindaco nel discorso di inizio anno, ndr) ma la motosega». I conti 2025 rappresentano «un piccolo catalogo di buone intenzioni per ridurre la spesa pubblica, che sono comunque elementi che non incidono in modo radicale e che dovrebbero far parte di una gestione normale e corretta di un Municipio». L'esponente della sinistra ha affermato di essere «pessimista per un atteggiamento di banalizzazione e negazione della realtà che dura dal 2008 e che è indice di una mentalità politica disastrosa. Bisogna essere chiari, onesti e realisti nel dire che l'aggregazione è la salvezza del Comune di Chiasso perché senza quella non riusciremo a far fronte ai bisogni finanziari, ma che se va male anche loro ne risentiranno».

E il moltiplicatore?

Per il 2025 Chiasso avrà un moltiplicatore confermato all'88% sia per le persone fisiche che per le giuridiche. Durante le riunioni della Gestione, ha chiesto Giorgio Fonio (Centro) se è stato proposto l'aumento del moltiplicatore perché «davanti a un fallimento, se non si tagliano le spese si aumentano le entrate». La risposta è arrivata da Mattia Varisco (Plr). «È stato un tema – ha spiegato – ma visto che l'esecutivo non ha formulato questa ipotesi, la maggioranza ha concordato di seguire questa linea».

A inizio seduta il Municipio ha comunicato di aver ritirato il messaggio on la richiesta di un credito di 852mila franchi per il progetto di passerella ciclabile e pedonale sul torrente Faloppia, tra via Cattaneo e via Dunant. Il Consiglio comunale è stato completato con la dichiarazione di fedeltà di Andrea Mini (Plr).

Leggi anche: