Mendrisio

Niente atti sulle Aim prima delle elezioni: ‘È inaccettabile’

L’Udc di Mendrisio non riceve i documenti che hanno portato alla sospensione di Massimo Cerutti. Per il Municipio ‘è già stata fatta chiarezza”

Ancora ombre sul caso Aim
(Ti-Press)
4 aprile 2024
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Il ‘caso’ Cerutti continua a far discutere a Mendrisio. Oggi, giovedì, era in programma una conferenza stampa nella quale l’Udc aveva annunciato di “mettere a disposizione della popolazione di Mendrisio e della stampa in una seduta pubblica nelle settimane che precedono le elezioni comunali” tutti i documenti che hanno portato alla sfiducia e alla sospensione di Massimo Cerutti dall’incarico di capodicastero Aim.

La conferenza stampa non si è tenuta, ma il Municipio ha voluto esprimersi riguardo alla richiesta di documenti ritenuta tardiva. In un comunicato l’esecutivo ha tenuto a precisare che “la richiesta degli atti da parte dell’Udc, pervenuta alla cancelleria comunale il 15 marzo, non può essere evasa prima del 16 aprile 2024, nell’ipotesi più ottimistica”. Questo perché “è necessario attendere almeno 15 giorni affinché la presa di posizione cresca in giudicato, a cui è da aggiungere qualche giorno per accertarsi che la Commissione di mediazione ‘Legge sull'informazione e la trasparenza’ (Lit) non abbia ricevuto alcuna richiesta di mediazione. Salvo nei casi in cui tutti i terzi si esprimono prima del termine di 10 giorni loro impartito, ci si rende facilmente conto che la procedura dura come minimo 25 giorni”. Oltretutto il Municipio ritiene ridicole le accuse mosse da parte di Cerutti: “Il Municipio respinge al mittente le risibili accuse di non voler fare chiarezza prima del rinnovo delle cariche comunali. Anche perché la chiarezza è stata fatta nel 2023”.

Il confronto diretto, seppur a distanza, tra la sezione Udc e il Municipio della Città, agli occhi di Pierluigi Pasi, presidente Udc Mendrisio, sentito da laRegione, risulta essere infatti «inaccettabile» che dopo quasi un anno e mezzo l'Esecutivo non abbia ancora permesso di accedere agli atti degli approfondimenti condotti sulla gestione del dicastero Aim da parte del municipale Massimo Cerutti, oggi candidato Udc. Le spiegazioni date a suo tempo dal Municipio sulle criticità emerse – e che hanno portato a esautorare Cerutti – per Pasi non hanno allontanato le ombre sulla figura del municipale, a maggior ragione alla vigilia delle elezioni. Per Pasi si è atteso, insomma, troppo ad attivare la procedura, impedendo di visionare i documenti per tempo. Per questo si dice «stupito e amareggiato» per come sono andate le cose.

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