Mendrisiotto

Balerna avrà la sua piccola funicolare

Il Municipio chiede il credito per l'ascensore inclinato, opera inserita nel Pam3, che collegherà la stazione alla fermata del bus in via Bellavista

La stazione e via San Gottardo sono oggi separate da un dislivello di 26 metri
(Ti-Press)
2 ottobre 2023
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I due nodi intermodali di Balerna – la stazione e la fermata del trasporto pubblico di via Bellavista – saranno collegati da un ascensore inclinato. Inserita nelle misure previste dal Programma d'agglomerato del Mendrisiotto di terza generazione (Pam3), l'opera costerà al Comune 321mila franchi. La richiesta di credito è stata presentata nei giorni scorsi al Consiglio comunale. La quota parte massima è stata concordata col Cantone: l'investimento totale ammonta a 1,7 milioni di franchi. Stando alla tabella di marcia indicata nel messaggio, i lavori potrebbero iniziare nel 2025 e durare un anno. “Attualmente si è concluso il progetto definitivo – spiega il Municipio –. Nella prossima fase l'area operativa della Divisione delle costruzioni elaborerà il progetto stradale, a cui seguirà la pubblicazione del progetto secondo la Legge sulle strade”. Il progetto è stato allestito dagli studi di ingegneria Brenni Engineering Sa e Afry Svizzera Sa, con il coinvolgimento dello studio d'architettura Cattaneo Birindelli architetti associati.

Gli obiettivi da raggiungere

Grazie all'ascensore di cui si parla ormai da diversi anni, “sarà possibile superare con facilità il forte dislivello esistente tra la stazione ferroviaria e via San Gottardo, introducendo un elemento di ricucitura nel tessuto territoriale”. L'ascensore si inserisce ai margini del parco della stazione “con partenza in prossimità della curva del viale alberato e arrivo dove c’è l'esistente fermata del bus Bellavista, permettendo così di superare il forte dislivello di 26 metri attualmente affrontabile solo facendo capo al percorso pedonale particolarmente ripido (pendenza media del 15 per cento)”. Nell'ambito della mobilità lenta, l'infrastruttura permetterà il “miglioramento dell'accessibilità pedonale e ciclabile e il completamento e aumento di attrattività della rete dei percorsi ciclopedonali della regione”. Per il trasporto pubblico ci sarà invece un “miglioramento dell'accessibilità e dell'intermodalità ferro-gomma”. Con la messa a norma della fermata dell'autobus in direzione di Chiasso “si renderà maggiormente attrattivo e accessibile questo collegamento a tutti gli utenti”.

La corsa durerà 45 secondi

Come funzionerà l'ascensore inclinato? La struttura “si comporta come una sorta di funicolare con fune di trazione”. L'impiantistica “sarà ubicata nel locale tecnico situato sotto la stazione a monte”, nascosta rispetto al livello strada. La corsa “avviene su chiamata, tramite pulsantiere esterne installate nelle stazioni di monte e valle”. La capacità massima della cabina – che permetterà il carico di biciclette e l'accesso a passeggeri su sedia a rotelle – sarà di 12 persone. “L'ascensore percorre circa 40 metri, per un dislivello di 26 metri, a una velocità di 1,5 metri al secondo, per una durata di corsa pari a circa 45 secondi”. La cabina sarà illuminata con luci Led; le due stazioni saranno dotate di telecamere di videosorveglianza.

L'inserimento nel territorio

La stazione a monte deve confrontarsi con la presenza del cimitero monumentale a poche decine di metri. “Il progetto vuole rappresentare una presenza discreta lungo la strada cantonale, per nulla in concorrenza con il monumento storico e rappresentativo all'altro lato della strada – commenta ancora l'esecutivo –. La sua posizione defilata rispetto al filo stradale e aggettante sul pendio, incarna questa volontà di non entrare in conflitto col monumento e di volersi defilare tra le importanti alberature presenti”. Il dialogo con i numerosi muri di sostegno e la loro materialità “è invece sostenuto dal riuso delle stesse pietre recuperate dalla demolizione dell'attuale costruzione terrazzata, in parte costruita con questo materiale”. L'inserimento della stazione a monte dovrà invece “cercare relazioni con il costruito” visto che “si confronta con la topografia naturale esistente”.

Le piante saranno sostituite

La zona di protezione del paesaggio che include l'area di progetto stabilisce che ogni intervento deve inserirsi armoniosamente nel territorio, salvaguardando e valorizzando le qualità vegetali, paesaggistiche e morfologiche del parco. “Per garantire un inserimento sicuro dell'infrastruttura si rende necessario l'abbattimento di alcune piante presenti sul versante, alcune in parte già secche”. Nello specifico, il Municipio spiega che “verranno eliminate sei piante di medie dimensioni e una di grande dimensione”. Nel progetto “viene prevista la piantumazione di sei nuove alberature ai lati del lift”. Il filare di alberi lungo la strada comunale di via Stazione “verrà completamente mantenuto e preservato”. A completare il progetto ci sarà infine “la formazione di un marciapiede che collega la stazione di valle alla stazione”. Il percorso, in asfalto, sarà in via Stazione e avrà la funzione di marciapiede pedonale rialzato.

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