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Messa in discussione a Chiasso la gestione della Polizia

Una frase della capa dicastero Colombo Regazzoni solleva gli interrogativi di Lega e Udc. La municipale: ‘Ero a colloquio con i colleghi del Plr’

Il momento ‘intercettato’ in stazione
(Ti-Press)

Telecamere puntate, microfoni aperti: una chiacchierata fa presto a diventare un ‘caso’. Soprattutto se quelle stesse battute vengono rilanciate più e più volte sui portali web. A finirci in mezzo e al centro di una interrogazione – depositata nella giornata di ieri dal gruppo Lega-Udc – è la municipale di Chiasso Sonia Colombo Regazzoni, a capo del dicastero Sicurezza pubblica. Sabato, in effetti, sulla cittadina di confine si sono accesi i riflettori. Le ragioni non mancavano: in visita vi era la delegazione del Plr nazionale, ma ancora di più il focus della trasferta e dello scambio accalorato, ripreso lì davanti alla stazione Ffs, erano la situazione migratoria e la pressione a cui è sottoposta da qualche tempo la Polizia comunale. Per la municipale il quadro tratteggiato ai colleghi di partito era presto fatto tra le intemperanze di un gruppo (pur minoritario) di richiedenti asilo, gli interventi degli agenti, che da gennaio si sono moltiplicati, e la tensione che sale. A tal punto che anche la sospensione di un poliziotto può diventare un problema. Così come una frase catturata dagli operatori dei media. Nel video non si fanno nomi o riferimenti specifici. In ‘diretta’ finisce un episodio che ha per protagonista un agente sotto inchiesta – “Non gli ha fatto niente” –, tanto da costringere il Municipio a “sospenderlo e toglierlo dal servizio. E non va bene”, commenta Colombo Regazzoni in uno stralcio audio. Poche battute, non passate inosservate agli orecchi degli esponenti di Lega e Udc, che sono bastate per partire alla carica. Questa volta, però, non in direzione della Polizia e dei suoi collaboratori – ai quali il gruppo peraltro esprime solidarietà e riconoscenza –, bensì della rappresentante politica.

‘La capa dicastero va sollevata dal suo ruolo?’

“Siamo sconcertati – si motiva nell’interrogazione, primo firmatario Stefano Tonini – che la municipale abbia sollevato la tematica pubblicamente, ritenuto che c’è comunque ancora in corso un’inchiesta di cui la magistratura si sta occupando”. L’incarto in questione, comunque, non è nuovo ed è già stato, in effetti, oggetto delle cronache dei mesi scorsi. Di fatto è il primo dei due casi approdati sul tavolo della Procura e che hanno visto al vaglio il lavoro di alcuni agenti, anche del Corpo di Chiasso. Per il consigliere comunale Tonini e i suoi colleghi di gruppo – l’atto parlamentare è sottoscritto da 7 consiglieri su 10 –, in buona sostanza, la municipale ha “portato ai microfoni del giornalista e di alcuni passanti delle tematiche che a nostro parere sono strettamente confidenziali e riservate riguardo la sospensione di un agente della Polizia comunale di Chiasso”. E qui Lega e Udc aprono gli interrogativi, che si spingono sino a ventilare la possibilità di una sospensione della municipale dalle sue competenze. L’esecutivo, si domanda infatti, “non ritiene che la capa dicastero Sicurezza abbia violato il segreto d’ufficio?”. E meglio: “Il Municipio era a conoscenza del contenuto dell’intervista che la capa dicastero Sicurezza avrebbe rilasciato?”. Ma soprattutto: “Il Municipio non ritiene sia il caso di sollevare la capa dicastero dal suo ruolo?”.

‘Ripresa a mia insaputa’

Siamo davanti all’‘affaire’ politico dell’estate? Mentre lasciamo la risposta al Municipio, raggiungiamo Sonia Colombo Regazzoni. In questi giorni non ha avuto modo di vedere il video messo ‘sotto accusa’ nell’interrogazione; né sapeva di essere stata filmata. «Di fronte alla stazione – chiarisce – non ho rilasciato nessuna intervista». In quel momento, le domandiamo, sapeva di essere ripresa e registrata? «Assolutamente no. Nessuno mi ha interpellata in tal senso o mi ha detto che stava filmando o registrando – ci risponde sorpresa e risentita per l’accaduto –. Del resto, in quel momento stavo parlando con i miei colleghi e spiegando la situazione di Chiasso con degli esempi concreti. Certo se si vuole giocare sporco, ne prendo atto».

‘Mai messo in dubbio il ruolo’

Sin qui, d’altro canto, dentro le stanze di Palazzo civico non si è avvertita nessuna scossa sulla conduzione dei dicasteri. «Le competenze della collega non sono mai state messe in dubbio, né nella legislatura precedente, né in questa – ci conferma il sindaco Bruno Arrigoni –. Non abbiamo avuto motivo per mettere in discussione i suoi dicasteri. Del resto – aggiunge –, anche in un caso precedente che aveva riguardato la municipale Roberta Pantani Tettamanti ed era stato sollevato dal Consiglio comunale in merito alla casa anziani (di pertinenza della municipale leghista, ndr) non si è mai parlato di cambiamenti o avuto una discussione su un eventuale arrocco». Come dire, punto a capo.

Le reazioni

Parola ai gruppi politici

Se il gruppo Lega-Udc esce allo scoperto, altre forze politiche, come Plr e Centro, gettano acqua sul fuoco. «Una frase estrapolata senza conoscere il contesto generale del discorso non può mettere in dubbio l’operato della gestione di un dicastero – taglia corto il capogruppo Plr in Consiglio comunale Luca Bacciarini –. Da quanto mi risulta, non ci sono problematiche di gestione e la nostra capa dicastero sta svolgendo egregiamente il suo compito, in sintonia con i relativi funzionari». Dal canto suo Giorgio Fonio, capogruppo del Centro, sposta l’attenzione: «Credo che in questo momento le priorità siano altre e distintamente non ho sentito la frase della municipale. Per quanto mi riguarda a essere discutibile è l’operazione messa in atto dal Plr svizzero sabato scorso». Non si esprime sul video Marco Ferrazzini, consigliere comunale di Us-I Verdi. «Non ne ho avuto conoscenza diretta», spiega. Nel merito del dicastero, invece, non si sottrae. «Che ci siano delle criticità nel modo di condurre il dicastero e i rapporti all’interno della Polizia è risaputo. Lo si è visto nel corso del quadriennio anche nella gestione delle polemiche emerse in Consiglio comunale».

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