Mendrisiotto

A Chiasso il ‘quartiere per anziani’ convince la Gestione

I commissari appoggiano l'operazione, ma esortano il Municipio a porre attenzione ai costi e a ragionare attorno a ‘Casa Cassina’

L’obiettivo è creare un vero quartiere intergenerazionale
(Ti-Press)
23 maggio 2023
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Il progetto del Municipio di Chiasso è ambizioso. Ridisegnare profilo e contenuti del comparto che accoglie gli Istituti sociali della cittadina richiede un impegno importante, sul piano urbanistico e finanziario. Sul tavolo c‘è pur sempre una operazione da circa 35 milioni di franchi: tra ampliamenti (di casa Giardino e dei posti letto, fino a 155), ristrutturazioni e demolizioni (di Casa Soave) e la realizzazione di un nuovo posteggio interrato da 44 posti. E l'approccio dell’esecutivo sembra aver già fatto breccia nella politica locale. La Commissione della gestione guidata da Amedeo Mapelli è pronta, infatti, a sottoscrivere il dossier e, per cominciare, l'investimento da 3 milioni e mezzo che darà modo al Comune di assicurarsi la proprietà della ’Residenza Cassina‘, lì accanto a Casa Giardino e con affaccio su via Franscini. Un acquisto nel quale si vede la possibilità di garantire una ’crescita‘ e un ammodernamento strutturale e di restituire una più marcata identità agli spazi dedicati alla popolazione di una certa età.

Costi da controllare

In realtà, la Gestione qualche paletto e ancor più talune aspettative le ha fissate sul percorso che separa Chiasso dalla prima pietra simbolica del futuro quartiere intergenerazionale. Con la consapevolezza che in questo intervento il Cantone sarà al fianco della cittadina, assicurando un contributo a fondo perso che coprirà metà del finanziamento dell'opera. Ma senza dimenticare, però, come rimarcano i commissari, che "l'obiettivo di restare nei costi pianificati per realizzare tutte queste opere deve rimanere ed essere specificato chiaramente ai concorrenti del concorso e poi ai progettisti". Come dire, occhio alla spesa.

Casa Cassina da vincolare all'uso pubblico

Il primo punto su cui si sofferma la Gestione è proprio l'acquisizione dello stabile privato, messo sul mercato di recente. La transazione, si ribadisce nel rapporto consegnato lunedì alla Cancelleria, deve mirare "unicamente a una riconversione pubblica del fondo e dell'edificio quale struttura per gli Istituti sociali del Comune, quale casa per anziani inserita nel futuro ’quartiere per anziani‘". E ciò, domanda la Gestione, vale un invito "a procedere immediatamente alla modifica di Piano regolatore", togliendo l'area di ’Casa Cassina‘ dalla zona residenziale estensiva e inserendola nella zona Edifici pubblici.

Meglio ristrutturare o demolire e ricostruire?

In questo solco l'esecutivo, una volta avviato lo studio di fattibilità, viene esortato dai commissari a valutare se a livello economico e razionale "sia più proficuo procedere con una ristrutturazione completa" oppure mettere in conto "una demolizione dell'intera struttura per poi costruire una nuova volumetria simile a quella attuale, collegata sempre a Casa Giardino, con tutte le esigenze di una moderna casa anziani". Comunque la si pensi, centrare l’obiettivo richiederà del tempo. Quindi, come ribadisce anche la Gestione, gli inquilini che oggi abitano nella ’Residenza Cassina‘ "potranno rimanere nei loro appartamenti ancora per alcuni anni".

E poi c‘è la mensa del Cpc

Il progetto sul quartiere intergenerazionale per la Gestione apre altresì un'altra riflessione, che sposta l’attenzione sul vicino Centro professionale commerciale. Quello stesso Cpc, si fa memoria nel rapporto, che "lamenta da anni uno spazio da adibire a mensa per le proprie studentesse e i propri studenti". In vista del ripensamento del comparto, si sollecita, sarebbe quindi il caso di interpellare la direzione dell'istituto e il Dipartimento educazione, cultura e sport (Decs) "per capire se vi sia o meno la possibilità di destinare una parte degli spazi, nel futuro quartiere per anziani, alla scuola professionale, se compatibile con la destinazione di Pr; oppure se essa potrebbe essere prevista nel ’comparto Ffs’ lungo viale Manzoni, oggetto di interesse del Decs per realizzare nuovi edifici per l'istruzione". Ovvero giusto lì accanto al luogo dove sorgerà il Centro professionale tecnico del settore tessile.

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