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Famiglie diurne, molte novità tra traslochi e asili nido

Presentato il rapporto d'attività 2022. Servizi dell'associazione sempre molto richiesti, a dimostrazione della grande necessità dei genitori

In sintesi:
  • Numeri importanti che dimostrano la richiesta di un servizio extrascolastico per motivi lavorativi
  • Negli anni l'evoluzione è stata notevole: da 3 a 2'300 giovanissimi
(archivio Depsitphotos)
29 aprile 2023
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Numeri importanti, che “evidenziano la necessità di sempre più famiglie di affidare i propri figli a un servizio extrascolastico per motivi lavorativi”. Si esprime così il direttore dell’Associazione famiglie diurne del Mendrisiotto (Afdm) Claudio Currenti, riguardo al rapporto d’attività 2022. “La nostra associazione si è dimostrata pronta ad accogliere questa nuova sfida e siamo convinti di poter continuare a offrire ai bambini che sono e che saranno accolti nelle nostre strutture un servizio di affidamento rispondente ai loro bisogni educativi e pedagogici”, prosegue il direttore.

Negli anni l’evoluzione è stata notevole: nel 1991 erano tre i bambini collocati presso due famiglie diurne, mentre nel 2022 si parla di circa 2’300 giovanissimi che frequentano le 17 strutture dell’associazione e le 35 famiglie. Sul territorio sono presenti infatti tre asili nido, nove centri extrascolastici e cinque mense. Un “percorso di crescita e consolidamento”, che ha vissuto alcune novità riguardo agli spazi e, quest’anno, vedrà la nascita di altri nidi d’infanzia.

Dalla parte del personale e dell’inclusione

Nonostante i numeri quasi da “grande azienda”, per l’Afdm è importante “mantenere lo spirito associazionistico dell’inizio”, indica la coordinatrice Simona Sandrinelli. Oltre che un datore di lavoro di circa 120 persone, l’associazione “vuole essere una grande famiglia per i propri dipendenti e vuole stare vicino alle persone che vi lavorano, continuando a lottare per ottenere maggiori riconoscimenti per il personale del settore”. Il tutto lavorando sulla formazione continua “per permettere ai nostri educatori ed educatrici di qualificarsi sempre meglio”.

La sfida principale che riguarda il futuro più prossimo è quella dell’inclusione. Più di dieci anni fa l’associazione ha aperto le porte a bambini con sindrome di down, con disturbi dello spettro autistico, con difficoltà linguistiche, comunicative e sociali. Nonostante la gioia nell’accoglierli, l’associazione indica che non sempre è possibile dar loro tutti i mezzi adeguati. Qual è l’ostacolo principale? L’aspetto economico. “Crediamo che la libertà di accogliere la diversità non debba essere subordinata a una questione meramente economica, il nostro impegno in questo senso continuerà anche negli anni a venire”, indica la coordinatrice. Ma nello specifico, cosa si intende con inclusione? Si può dire che questa è riuscita “quando non si percepisce più che un’attività o un progetto sono sviluppati per un gruppo specifico di persone e, anzi, si ha l’impressione che tutti vi possano partecipare”, viene spiegato.

‘Un anno di conferme e stabilizzazione’ dopo il Covid

Tornando ai numeri e al rapporto d’attività, per quanto riguarda le famiglie diurne “è stato un anno di conferme e di stabilizzazione rispetto ai due precedenti che, anche a causa della pandemia, avevano portato a cambiamenti temporanei sia rispetto alle norme di accoglienza sia anche a modifiche lavorative dei genitori, che hanno determinato delle variazioni delle esigenze e degli orari negli affidamenti”. Nel 2022 sono stati 264 i bambini accolti dalle famiglie diurne, presenti nelle varie zone del territorio. Ad averne usufruito maggiormente sono i bambini domiciliati a Stabio (quasi 25), Arzo e Riva San Vitale.

Trasferiti alcuni ‘Scoiattoli’

Per quanto riguarda i nove centri extrascolastici ‘Scoiattolo’, che in totale hanno accolto circa 1’600 bambini, nel corso del 2022 ci sono state alcune novità. A inizio estate quello di Coldrerio si è trasferito nella sede definitiva all’interno del quartiere intergenerazionale. “Il trasloco ha portato grandi benefici al centro, sia per quanto riguarda gli spazi sia per le attività in collaborazione che hanno potuto essere iniziate con la biblioteca comunale, la ludoteca e la casa per anziani”. Riguardo a quest’ultima viene indicata l’importanza dei momenti insieme trascorsi per esempio a fare biscotti, cantando, giocando a tombola. Occasioni che rendono felici sia gli anziani sia i bambini. Altra sede definitiva è quella del centro extrascolastico di Novazzano all’interno della scuola elementare. Dall’inizio dell’anno scolastico i bambini iscritti sono aumentati significativamente. Questo “sia grazie alle nuove entrate della prima elementare e della scuola dell’infanzia, ma anche grazie a bambini provenienti da altri paesi appena trasferiti a Novazzano”, viene indicato. Ad aver registrato un aumento delle presenze anche lo ‘Scoiattolo’ di Stabio, soprattutto nei doposcuola. Un altro spostamento è stato quello del centro extrascolastico di Balerna che, per far posto all’asilo nido sempre gestito dall’associazione, da fine agosto riceve i bambini all’interno della scuola dell’infanzia del paese.

A Melide, invece, la mensa e il doposcuola già esistenti si sono trasformati in centro extrascolastico. A partire da settembre i bambini sono stati quindi accolti negli spazi completamente ristrutturati. Un cambiamento è avvenuto anche al centro presente a Chiasso. La storica direttrice, Beatrix Blaser, è infatti andata in pensione a fine agosto 2022, passando il testimone alla seconda educatrice del centro, Valentina Messina, che vi lavora da oltre 10 anni. Per lo ‘Scoiattolo’ di Castel San Pietro la novità è stata l’apertura estiva della sede principale, che ha registrato una buona partecipazione. In generale i centri extrascolastici aperti d’estate sono stati ben frequentati.

Asili nido da ‘tutto esaurito’

Parlando di asili nido, quello di Coldrerio ha registrato anche nel 2022 il ‘tutto esaurito’, con 69 bambini iscritti. Come il centro extrascolastico, anche il nido si è trasferito nel quartiere intergenerazionale, lasciando gli spazi all’interno della scuola dell’infanzia che lo ospitava da oltre 15 anni. A Stabio, invece, il nido è stato ristrutturato e, come quello di Coldrerio è stato sempre al completo, ospitando 39 bambini. Per quanto riguarda il terzo nido d’infanzia, a Novazzano, si è portato avanti il progetto ‘nido inclusivo’ iniziato nel 2019 con l’associazione Atgabbes, che si occupa di bambini con bisogni educativi speciali.

Le necessità delle famiglie hanno portato l'Afdm a lavorare per aprire nuovi asili nido. A febbraio è infatti stato inaugurato quello di Riva San Vitale e nel corso dell'anno vedranno la luce quelli di Balerna e Morbio Inferiore.

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