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Fermo il progetto sulle isole di calore, ma ecco i Vivai diffusi

A Chiasso sono stati installati 26 alberi in vaso in zone particolarmente assolate. L'iniziativa vuole gettare le basi per piantare più verde in città.

Sole cocente, asfalto incandescente, aria pesante. Negli ultimi anni i cambiamenti climatici stanno rendendo ancora più difficile vivere le città durante l’estate, soprattutto quando le zone verdi scarseggiano. E nemmeno Chiasso viene risparmiata. Riguardo al fenomeno delle isole di calore, il Municipio aveva dato avvio a un progetto per capire quali aree siano maggiormente colpite e intervenire di conseguenza. Ora però, il progetto ha subito una battuta d’arresto: «A causa dei costi elevati, non è attuabile in questo momento. Anche se non l’abbiamo accantonato», ci dice Sonia Colombo-Regazzoni, capa dei dicasteri Territorio e Sicurezza pubblica. Il Comune continua a ragionare sulla questione ambientale e ha dunque aderito al progetto ‘Vivai diffusi’. Si tratta di quattro installazioni temporanee di alberi in vaso, che sono ora presenti in zona stazione, in piazza Elvezia e vicino al m.a.x. museo. «È un intervento di urbanismo tattico: la posa provvisoria permette di immaginare come potrebbe essere quel luogo se poi le piante trovassero veramente dimora in quel punto», indica Felicia Lamanuzzi, architetto responsabile del progetto.

Importanti benefici per ambiente e salute

I benefici della presenza di verde in città sono molti e ricoprono vari aspetti. A livello ambientale, viene ricordato, permettono un abbassamento dai 2 agli 8 gradi centigradi della temperatura nelle zone che vengono ombreggiate, assorbono importanti quantità di CO2 e permettono un risparmio energetico in quanto diminuiscono l’uso di aria condizionata. Dal punto di vista urbano, le piante migliorano la qualità degli spazi rendendoli anche più belli, attrattivi, con una loro identità. Spazi che magari non ci si è mai fermati a osservare veramente. Per non parlare del fatto che il valore delle proprietà immobiliari situate in aree verdeggianti aumenta. Non da ultimo, a giovare di tutto ciò è la salute, sia fisica sia mentale, delle persone. Infatti, oltre a rendere l’aria più pulita e respirabile, le piante in città favoriscono la socialità, la voglia di ritrovarsi negli spazi aperti, migliorano l’umore.

‘Ci vuole più verde in stazione’

I 26 alberi in vaso del progetto Vivai diffusi resteranno in loco almeno un anno, in seguito verranno piantati definitivamente, principalmente nell’ambito del progetto di riqualifica del quartiere Boffalora. «Le piante rientrano già nel credito. Vivai diffusi ne ha anticipato l’acquisto», precisa Colombo-Regazzoni. Inoltre è previsto che vengano piantati anche in corso San Gottardo, nel comparto Franscini e nel nuovo ufficio tecnico. La capadicastero, però, auspica che una zona verde venga creata anche in stazione, dove recentemente è stata creata la nuova pensilina. «Mi è dispiaciuto vedere che nell’ambito di un progetto così grande e impegnativo, anche dal profilo dei costi, il Cantone non abbia inserito del verde. Questo nonostante gli fosse stato suggerito a tempo debito». Attualmente i vasi di Vivai diffusi si trovano ai due estremi del nodo intermodale: «Spero che almeno la postazione vicino alla Polizia cantonale possa diventare definitiva». Dall’altra parte, invece, è difficile pensare a una soluzione duratura, sia a causa del passaggio dei bus, sia per la già posizionata videosorveglianza, che verrebbe disturbata dalle piante. Nel pensare di inserire degli alberi in uno spazio urbano, non bisogna dimenticare inoltre il tema delle radici: spesso crescendo spingono verso l’asfalto, rompendolo o deformandolo. Come fare per evitarlo? «Prima di tutto bisogna scegliere le piante adatte, poi ci sono diversi sistemi e superfici che permettono alle radici di svilupparsi più in profondità», indica l’architetto.

Per quanto circoscritto, il progetto vuole essere un segnale: «A Chiasso siamo molto attenti alla questione ambientale e stiamo cercando di rendere queste soluzioni sempre più attraenti. Cerchiamo di fare ciò che possiamo e in questo caso senza grosse spese o investimenti siamo riusciti comunque a portare un po’ di verde in città», indica la capadicastero. Il progetto desidera dunque gettare le basi per possibili future trasformazioni permanenti e dare un contributo alla riflessione sulla biodiversità urbana. Infatti sono state scelte piante ad alto fusto di vario genere, come l’agrifoglio, il mirto crespo, il ciliegio da fiore. Chiasso rappresenta una prima sperimentazione, ma l’obiettivo è poi quello di portare l’iniziativa anche in altri comuni, aggiunge l’architetto.

Eventi a maggio

A essere importante è anche il riscontro della popolazione: «Vorremmo che le persone vivessero di più questi spazi – dice Lamanuzzi –. Abbiamo già notato bimbi che si fermano a giocare con i rametti presenti nei vasi. Questo è già un bel segnale, perché nel linguaggio dei bambini costruire un gioco intorno allo strumento vuol dire apprezzarlo». Anche Colombo-Regazzoni è fiduciosa: «Confido che possa piacere e sono sicura che durante la camminata di maggio le persone mi diranno cosa ne pensano». La capadicastero fa infatti riferimento alla ‘Jane’s walk’ del 6 maggio. L’iniziativa si tiene il primo weekend di maggio in centinaia di città del mondo, ed è volta a celebrare la figura dell’attivista statunitense Jane Jacobs, che si batté per il mantenimento di quartieri a misura d’uomo. Nel caso dell’appuntamento di Chiasso, si percorreranno le vie della città dove sono presenti i vivai diffusi. L’evento è aperto a tutti e per partecipare è necessario iscriversi entro il 28 aprile sul sito www.janeswalk.ch. Un altro appuntamento è il Festival della natura. Anche in questo caso si terranno delle passeggiate lungo i luoghi delle installazioni (dalle 10 alle 12 del 19, 20, 26 e 27 maggio).

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