Mendrisiotto

Mendrisio fa un passo avanti sul sentiero del Laveggio

Il Consiglio comunale vota all’unanimità i fondi per completare i camminamenti lungo il fiume, nel solco di un parco intercomunale

Mendrisio c’è
(Ti-Press)
30 gennaio 2023
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La bussola del Municipio di Mendrisio segna la direzione giusta, anche per il Consiglio comunale. Una bussola, che sarà utile per affrontare le sfide che la Città vuole e deve affrontare nel futuro prossimo. Come preziosi si rivelano i diciassette punti che scandiscono la strategia politica e territoriale da qui al 2035. Chi siede nelle Commissioni della gestione e della pianificazione si è detto pronto a condividere l’approccio messo in campo dall’autorità locale. Tant’è che lo si è voluto dire nero su bianco in un rapporto congiunto, firmato da Daniele Stanga e Cesare Sisini. Non di meno hanno fatto, lunedì sera, i consiglieri comunali dei vari gruppi nella discussione aperta sul dossier nel segno della fiducia e del bisogno di concretezza.

Strategie 2035 ‘apprezzate’

Insomma, le diversità partitiche restano ma l’"apprezzamento generale sul documento" non manca. Tanto da sottolineare a livello commissionale "l’importanza di munirsi di uno strumento che possa aiutare la politica e l’amministrazione nel pensare allo sviluppo della Città con delle linee guida condivise". E se qualche timore resiste, a dargli voce alcuni commissari, è legato ai costi che l’attuazione delle intenzioni comporterà. Le rassicurazioni giungono, però, dalle stesse Commissioni: nessuna "spesa di punto in bianco, ma ragionata e coordinata all’interno dei vari dicasteri».

Del resto, Mendrisio, come si è sottolineato dal legislativo, è chiamata a rivestire appieno il ruolo di Città-polo. E il Municipio, per voce del sindaco Samuele Cavadini, ha raccolto gli stimoli giunti dai consiglieri a fronte di un esercizio «appassionante» che non finisce qui. Detto con una punta di orgoglio: «Mendrisio vuole essere protagonista – ha rilanciato il sindaco –, guardando ai vicini ma anche oltre, al Cantone, alle altre città e al di fuori delle frontiere, dove possibile, ad esempio su un tema come la mobilità».

Nodo, la qualità di vita

A segnare il simbolico nord di Mendrisio, nel prossimo futuro, è, non a caso, una ritrovata qualità di vita. Un nodo su cui l’aula consiliare, lunedì, ha attirato da più parti l’attenzione. Infatti il filo rosso che attraversa il Piano direttore comunale è il fiume Laveggio (con in suoi affluenti), a cui l’anno 2023 è dedicato. È in nome di un riorientamento dello spazio pubblico verso il corso d’acqua che la Città - al pari di Riva San Vitale e Stabio, uniti da una lettera d’intenti - si è ‘tuffata’ nel progetto ‘Laveggio, un fiume da vivere’, che recupera la fruibilità pedonale, dalle sorgenti alla foce, e restituisce di fatto un parco periurbano a vantaggio della popolazione (che sarà ’consegnato’ a ottobre) nel solco di una iniziativa promossa dai ‘Cittadini per il territorio’ e di un esempio di collaborazione intercomunale (come sottolineato dai banchi del Centro). A contribuire a compiere un ulteriore passo avanti è proprio l’investimento di 625mila franchi - circa 414mila a carico della Città a fronte di un intervento globale di oltre 1,1 milioni - che il Consiglio comunale, lunedì sera, ha accolto all’unanimità.

Passeggiando lungo il Laveggio

Con questi interventi infrastrutturali si potranno, infatti, percorrere nuovi sentieri per un totale di 2 chilometri e 400 metri nella zona dei meandri a Genestrerio e nell’area dello svincolo a Rancate, riducendo di molto la parte asfaltata (e allontanandosi dal traffico) e superando i limiti territoriali. Del resto, come fa osservare la Commissione delle opere pubbliche, per voce di Daniela Carrara (Alternativa), «le aree verdi urbane sono una necessità e non possono essere considerate un semplice arredo estetico, ma rappresentano per le cittadine e i cittadini un vero e proprio servizio: il loro ruolo nell’attenuazione degli effetti del cambiamento climatico è fondamentale».

Una ragione in più per motivare la rilevanza dell’opera, anche se, come si è fatto notare (soprattutto da Lega-Udc-Udf), «arriva in un momento delicato per le finanze della Città». Questo progetto risulta, in ogni caso, essere «importante e virtuoso». Consegnando un suggerimento in più: favorire «l’inclusione delle biciclette per lo spostamento lungo il percorso».

La scelta suggellata dal legislativo, ha ribadito in conclusione il sindaco Cavadini, rende «questo parco un po’ più parco, e sulla porta di casa. E con un investimento non così gravoso, a fronte dell’efficacia dell’operazione, realizzata con garbo e intelligenza». Questo, in altre parole, è il momento di agire.

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