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Stabio, Novazzano e Castel San Pietro: moltiplicatori invariati

La situazione socio-economica attuale non tocca i tre Comuni, che mantengono la propria percentuale d’imposta del 2022, rispettivamente a 65, 65 e 55%

(Ti-Press)
7 novembre 2022
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Tre Comuni, Stabio, Novazzano e Castel San Pietro, tre moltiplicatori d’imposta – i più bassi del Mendrisiotto – che restano intoccati dal contesto socio-economico attuale tra crisi energetica e post-pandemia. Stabio e Novazzano rimangono al 65%, mentre Castel San Pietro, con la percentuale più bassa, al 55%, si aggiudica il titolo di Comune ticinese fiscalmente più attrattivo.

Stabio: ‘Maggiore disponibilità finanziaria da reinvestire’

L’esecutivo vuole "dare continuità alla politica intrapresa lasciando nel contempo alle persone fisiche e giuridiche maggiore disponibilità finanziaria da reinvestire nel ciclo economico", per questo la proposta del Municipio di Stabio di mantenere il moltiplicatore al 65%.

Il preventivo 2023 chiude con un leggero avanzo d’esercizio di 53’500 franchi e un disavanzo di finanziamento pari a 5’358’000 franchi. Le uscite di gestione corrente, rispetto al preventivo dell’anno scorso, diminuiscono dell’1,2%. I ricavi si contraggono dello 0,7% rispetto al preventivo 2022 e del 27,7% a confronto con il consuntivo 2021.

La contrazione delle spese è da ricercare principalmente nella riduzione dei contributi da riversare al Cantone, Consorzi e istituzioni private (-743’500 franchi) in parte controbilanciata da aumenti per ammortamenti su beni amministrativi (327’000 franchi) e spese per il personale (169’500 franchi). Il leggero minor introito dei ricavi è dovuto invece alla riduzione delle partecipazioni alle spese sostenute dal Comune da parte del Cantone, dei Comuni e da altri enti (-312’000 franchi) compensato da maggiori entrate per imposte (300mila franchi).

Per il 2023, il Municipio prevede investimenti lordi per un totale di 7’609’000 franchi. Gli interventi principali riguardano il Dicastero cultura, sport e tempo libero e, in particolare, l’acquisto di spazi al pianterreno che si affacciano su Piazza Maggiore e nei quali dovrebbe insediarsi il nuovo spazio culturale polifunzionale e i lavori per la riqualifica di piazzale Solza.

Novazzano: ‘Un consistente capitale proprio’

Chiude con una leggera perdita – di 74’600 franchi – il preventivo 2023 di Novazzano. Il risultato, secondo il Municipio è "confortante e incoraggiante che possiamo definire ‘di sostanziale pareggio’", considerando gli strascichi della pandemia, la carenza idrica causata dalla siccità, gli inevitabili effetti dei cambiamenti climatici e l’incombere dell’aumento diretto dei costi energetici. Sia le spese (10,7%) che i ricavi (+26%) sono in deciso aumento. "L’aumento delle spese – indica il preventivo –, è dovuto in particolare ai capitoli anziani e assistenza e cure a domicilio, contributi cassa malati/Avs/Ai/Pc; tutti costi calcolati in proporzione al gettito d’imposta". L’aumento dei ricavi è invece dovuto alle sopravvenienze d’imposta stimate. Il fabbisogno d’imposta 2023 ammonta a 6’784’600 franchi, in aumento del 2,5% rispetto allo scorso anno.

A fronte di questi dati, "considerato anche il Piano finanziario e visto il consistente capitale proprio", il Municipio ripropone anche per il 2023 il moltiplicatore d’imposta comunale al 65%.

La situazione finanziaria del Comune è "sana e il capitale proprio accumulato permette di affrontare la delicata situazione attuale e gli investimenti previsti con una certa serenità. È chiaro che rimane un’incertezza di fondo legata all’evoluzione della situazione internazionale e alle sue conseguenze socio-economiche. Il Municipio applicherà la dovuta prudenza e un costante controllo delle uscite".

Per quanto riguarda gli investimenti netti previsti l’ammontare corrisponde a 2’860’000 franchi. Tra questi: il proseguimento dei rinnovamenti degli stabili comunali con manutenzione straordinaria della scuola elementare, l’inizio di un percorso di ammodernamento degli impianti sportivi nel comparto Garbinasca e la valorizzazione del bosco di svago Monte Morello.

Castel San Pietro: il Comune con il moltiplicatore più basso

Il moltiplicatore d’imposta di Castel San Pietro rimarrà pari al 2022, ovvero al 55%, uno dei più bassi a livello cantonale. Questa la spiegazione del Comune: "Considerando l’incremento del capitale dato dagli avanzi d’esercizio degli ultimi anni, il Municipio è convinto che ci siano le condizioni per il mantenimento del moltiplicatore al livello attuale".

Il preventivo 2023 stima un disavanzo d’esercizio pari a 3’208’120 franchi (in diminuzione del 16,29%) a fronte di un fabbisogno d’imposta valutato in 10,3 milioni di franchi: spese per 14 milioni, in diminuzione del 3,92% rispetto al 2022, e ricavi per 10,6 milioni, con un aumento dello 0,53%. Un fabbisogno in calo di 604’260 franchi rispetto al 2022. A ogni modo, ha indicato il Municipio, il preventivo presenta un risultato d’esercizio negativo in linea con quanto previsto dal Piano finanziario.

Il disavanzo d’esercizio è da ricondurre principalmente a una diminuzione delle spese operative, a fronte di una stagnazione dei ricavi operativi e di una sostanziale conferma del gettito d’imposta. Secondo il Municipio, "si tratta di un preventivo in linea con la strategia finanziaria per il medio termine a fronte di un capitale proprio di oltre 31 milioni di franchi".

Evoluzione e obiettivi

Il totale degli investimenti per la realizzazione delle opere previste dal Piano d’investimento 2023-2027 è fissato a oltre 19 milioni. Gli importanti crediti riguardano: la realizzazione delle sottostrutture di via Obino, l’ampliamento del centro scolastico, l’ampliamento del posteggio di Gorla, il credito quadro per la manutenzione delle strade, la partecipazione agli investimenti per gli acquedotti regionali del Mendrisiotto e della Valle di Muggio. A proposito di quest’ultimo Piano d’investimento il Comune sottolinea che "per garantire acqua qualitativamente ineccepibile e in quantità sufficiente in tutto il territorio comunale, si stanno affrontando importanti impegni". L’esecutivo ritiene perciò "opportuno intervenire sulle perdite che ingenerano lo spreco della risorsa e inutili spese energetiche per il pompaggio". Attualmente "ci impegniamo già su più fronti con il nuovo sistema di monitoraggio delle perdite, un monitoraggio annuale nelle frazioni della Valle, la sostituzione delle tubazioni più vetuste e la sorveglianza costante sul territorio e sui dati".

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