Mendrisiotto

I pompieri ‘unificati’ hanno la loro bandiera

Va a completare il processo di unificazione dei corpi di Chiasso e di Mendrisio

Ti-Press
1 maggio 2022
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La fusione è compiuta e ora ha una sua bandiera, libera di sventolare in tutto il Distretto. L’ultima fase del processo di unificazione dei due ex Corpi Civici Pompieri è stata celebrata sabato con l’inaugurazione del nuovo vessillo del Centro Soccorso Cantonale Pompieri del Mendrisiotto (Cscpm), alla presenza dei Consiglieri di Stato Christian Vitta e Norman Gobbi e dei membri della Delegazione Consortile, Samuel Maffi (presidente), Sonia Colombo-Regazzoni (vicepresidente), Corrado Tettamanti (Comandante), Claudia Canova, Fabio Canevascini e Mattia Rossi.

La cerimonia, momento storico per il territorio, ha immortalato un passaggio importante della vita dei pompieri del Mendrisiotto, sancito dalla benedizione e consegna del nuovo vessillo. Una bandiera nata in occasione dell’unificazione degli ex Corpo Civici Pompieri di Mendrisio e Corpo Civici Pompieri Chiasso. Un vessillo, che, secondo il presidente Maffi, «racchiude la passione e l’impegno di ogni milite, volontario o permanente, che compone il Corpo e che dimostri l’unità e l’obiettivo comune di lavorare e servire tutti il Mendrisiotto in ogni circostanza e condizione».

Il Cscpm, costituito a febbraio 2019, nasce dall’unione tra il Corpo Civici Pompieri di Mendrisio (fondato nel 1867) e il Corpo Civici Pompieri di Chiasso (fondato nel 1892), a seguito della riorganizzazione del servizio pompieristico della regione.

Uno sguardo al passato

Sul vessillo dell’ex Corpo Civici Pompieri di Mendrisio, inaugurato nel 1967 in occasione del 100mo di fondazione del Corpo, sono presenti su uno sfondo blu delle fiamme, che simboleggiano il fuoco e l’acqua. Sulla parte blu figurano inoltre delle asce e delle croci quali elementi di forza e protezione che caratterizzano l’attività del pompiere. Nell’angolo si trova lo stemma Comunale. La bandiera dell’ex Corpo Civici Pompieri di Chiasso, inaugurata nel 1972 all’80mo di fondazione del Corpo, presenta invece da un lato fiamme rosse su uno sfondo bianco (nel quale compaiono due date militari) e dall’altro i colori Cantonali con la scritta e lo stemma Comunale.

E il nuovo vessillo?

«Nasce dall’intenzione di creare un simbolo capace di condensare i valori che caratterizzano questo importante centro operativo del Mendrisiotto – spiega il creatore del logo Alberto Canepa – Il simbolo è costituito da elementi che riconducono a un’attività dinamica e vitale, ispirata dalla passione e che, allo stesso tempo, rappresenta grande forza e sicurezza nell’operare in condizioni estreme». Nella bandiera, come nel logo, vengono ripresi nella parte blu e verde elementi identitari quali la croce Svizzera incastonata nell’ascia (antico simbolo di forza e determinazione) mentre nella parte rossa sono raffigurate le linee topografiche del Monte Generoso, «elemento che unifica le aree sulle quali il Corpo opera e interviene».

Non solo una bandiera

«Banalmente – racconta il Comandante Tettamanti – si può ridurre l’idea di bandiera a un pezzo di stoffa colorata, a qualcosa che nella società moderna può sembrare obsoleto e legato a passati usi. Non sono d’accordo. È un simbolo di persone raccolte per svolgere azioni concorde. Il nuovo vessillo vuole essere quindi l’insegna che ci rappresenta, una bandiera che accompagna i momenti più importanti della vita di un Centro di Soccorso: la si fa sventolare nei momenti ufficiali e di festa, nelle ricorrenze e negli anniversari e abbraccia i nostri camerati e i nostri cari nel momento dell’estremo saluto».

Note di commiato

La cerimonia si è conclusa con le note della marcia composta per il Cscpm da Fidel Esteves Pinto con l’arrangiamento del Direttore della Civica Filarmonica di Mendrisio Carlo Balmelli. «Un tema – spiega Esteves Pinto – carico di gioia e festosità sommato a quel senso di preoccupazione misto a euforia che caratterizza l’approccio a scenari complessi e carichi di emozione».

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