Mendrisiotto

Un maestro conducente: ‘La guida non concede errori’

La testimonianza di Alex Robbiani e l‘invito alle nuove generazioni di essere ’piloti’, ovvero attenti e responsabili, sempre

Spinelli (Ti-Press)
6 ottobre 2021
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La condanna, alle Assise criminali di Mendrisio, di una giovane donna per omicidio colposo ci porta a riflettere sul ruolo che i maestri conducenti rivestono nella sensibilizzazione delle nuove generazioni. L’allora 26enne investì due centauri, marito e moglie. L’uomo morì pressoché sul colpo, la donna subì gravi politraumi. L’inchiesta appurò che non solo non avrebbe potuto guidare, in quanto in possesso di una patente non riconosciuta su territorio svizzero, ma anche che, la sera prima, aveva consumato marijuana e che, fatto altrettanto gravissimo, lungo il tragitto si era scattata dei selfie e aveva scambiato con il marito una serie di messaggi.

«Guidare significa condurre ‘lungo un percorso’ – ci rendi attenti Alex Robbiani, maestro conducente e direttore dell’Autoscuola Prestige di Mendrisio – purtroppo questa definizione non fa quasi più parte del vocabolario del mondo della guida. Il principio della sensibilizzazione che il nostro gruppo di Maestri Conducenti vuole trasmettere alle future generazioni di automobilisti è proprio questo; la guida di un autoveicolo non è solo lo spostamento che esso ci permette, ma il viaggio lungo il quale dobbiamo condurre attentamente, senza distrazioni e nel miglior modo possibile».

Per Robbiani, dunque, vi è una figura che ben si sposa con il concetto di responsabilità e serietà: «Mi piace definire ogni conducente come un pilota, non per le sue doti agonistiche, ma per l’attenzione e la professionalità con la quale deve mettersi al volante. Purtroppo le distrazioni sono sempre esistite e sempre esisteranno, così come le sostanze che alterano la percezione reale della vita». Fino a quando capita l’irreparabile: «Talvolta piace pensare che qualcosa di brutto non possa mai capitare, per non parlare delle eccellenti qualifiche che si sentono narrare dalla maggior parte delle persone che guidano un’automobile. L’essere umano è diventato nel corso della sua esistenza sempre più “multitasking”, obbligato a svolgere più compiti nello stesso tempo per essere sempre più performante. La guida però, non dobbiamo mai dimenticarlo, non concede errori, non concede distrazioni e la fortuna in essa non esiste. Trovo che il mio compito, e quello di tutti i miei colleghi, non è semplicemente legato a ricordare che assumere sostanze psicoattive o usare il cellulare alla guida comporta gravi conseguenze a se stessi e agli altri. È ricordare soprattutto ai giovani e giovanissimi che ogni volta che vi mettete dietro a un volante state svolgendo una vera e propria professione, un mestiere che vi permette di andare ovunque». E da qui incrociare persone, vite e, si spera mai, dolore e morte.


Per Autoscuola Prestige

Dir. MC Alex Robbiani

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