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Commercianti, ‘nuove cordialita’ per le vendite online

Dal Mendrisiotto parte un appello alla politica. Il presidente della Scm Carlo Coen: ‘Aiutiamo i giovani ticinesi che aprono o rilevano un negozio’

La voglia di rilancio sta coinvolgendo anche i giovani (archivio Ti-Press)
12 agosto 2021
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L'obiettivo dichiarato non è cambiato: rialzarsi e ripartire dopo le chiusure imposte dall'emergenza sanitaria. Il Covid-19 ha però lasciato in dote due particolari fenomeni ai commercianti del Mendrisiotto. Da una parte c'è un sempre maggior utilizzo del digitale, dall'altra è partito il ricambio generazionale che ha portato anche diversi giovani a mettersi in gioco. Prima di entrare nel merito, chiediamo a Carlo Coen, presidente della Società commercianti del Mendrisiotto (Scm) un primo bilancio relativo alle vendite estive. «Chi si occupa di tempo libero è riuscito a vendere bene – ci dice –. Gli altri stanno facendo veramente fatica». La diminuzione delle vendite nel settore abbigliamento-accessori si spiega anche «con l'annullamento di tanti eventi importanti, sia pubblici che privati, che invogliavano le persone agli acquisti. Questo ha influito perché la gente non ha più lo scopo per comprare, per esempio, un abito nuovo».

Diversificarsi, anche sul web

Il futuro, ormai è assodato anche per i negozi del Mendrisiotto, passa dall'online. «Quando le frontiere con l'Italia sono state riaperte – aggiunge Coen – non c'è stata la corsa all'acquisto: in questo anno di Covid c'è stato il passaggio al digitale, abbiamo imparato a usarlo sempre di più e per qualsiasi cosa e anche per gli acquisti non è diverso». Ma a fare la differenza sono «le nuove cordialità di vendita per rendere l'acquisto sempre più piacevole. Noi piccoli non ci limitiamo alle vendite online, ma offriamo anche delle consulenze mirate sui prodotti prima e dopo la vendita per cercare di dare qualcosa di più e diversificarci». Nelle scorse settimane la Scm ha organizzato un corso di marketing digitale che ha visto la partecipazione di una ventina di persone. In questo ambito, «stiamo anche lavorando in stretta collaborazione con la Camera di Commercio per sviluppare un importante progetto a livello cantonale». 

’Aiutiamo i giovani ticinesi’

Il secondo punto portato in ‘eredità’ dal Covid-19 è il ricambio generazionale dei negozi. «Tanti titolari di attività storiche hanno deciso di smettere o passare il testimone – commenta ancora Carlo Coen –. Ci sono giovani che stanno tentando di entrare in questo campo lavorativo ma stanno avendo grosse difficoltà». Per sostenerli – «l'avvio di un'attività commerciale comporta un investimento importante» – il presidente della Scm lancia un appello alla politica. «Bisognerebbe valutare un aiuto mirato per i giovani ticinesi che aprono, o rilevano, un'attività commerciale in Ticino e sono in difficoltà. Un aiuto non generalizzato ma mirato ai nostri giovani che, invece che andare altrove, hanno coraggio e forza di aprire un'attività commerciale in questo difficile periodo». Un altro punto importante per il rilancio del commercio sarà la ripresa degli eventi. «Bisognerà trovare la giusta maniera per poter ripartire perché continuare senza eventi o manifestazioni è estremamente difficile». Un aiuto in questo senso potrebbe arrivare anche dai comuni. «Lo so che si chiedono sempre sacrifici alle amministrazioni comunali, chiamate a rinunciare a questa o quella tassa – ammette Coen –. Ma piuttosto che dover far fronte a nuove chiusure e investire successivamente milioni per incentivare la ripartenza, si potrebbe pensare a un investimento sul proprio territorio. Un investimento che non deve essere fine a sé stesso, ma che deve continuare anche l'anno prossimo perché ci vorrà qualche anno per tornare come prima». 

L'importanza dei commerci 

Nonostante maltempo e restrizioni, la stagione turistica sta segnando un bilancio positivo. «Dobbiamo chiederci quale è l'importanza di commerci e negozi in una città – è la riflessione di Carlo Coen –. Un turista in vacanza in una qualsiasi località fa attività sportive, passeggia, ma vuole anche vedere i negozi. E se questi sono chiusi, c'è un forte danno per tutti. In una città le attività commerciali hanno anche una valenza sociale, economica e turistica perché valorizzano tutto il territorio». Nel Mendrisiotto, fa notare il presidente della Scm, «c'è un lento ma costante processo di sostituzione tra attività commerciali e di servizio. Sono aspetti da valutare quando ci sono certi progetti cittadini. Nella mia esperienza ho visto che si tende a progettare tutto solo in funzione tecnica, perché se lo spazio non verrà occupato da un negozio, ci sarà un ufficio. Tutto questo fa sì che l'attrattiva di quella città inesorabilmente precipiti».  

Verso assemblea e mercato di Natale

Guardando a un futuro nemmeno tanto lontano, «la Scm vuole essere positiva e non pensare a nuove chiusure – sprona il presidente –. Dopo due anni dobbiamo avere capito come convivere con il virus». Il prossimo evento in calendario sarà il tradizionale mercatino natalizio dell'8 dicembre. Nelle prossime settimane saranno disponibili i formulari d'iscrizione. Il presidente vuole anche «incontrare al più presto i nostri associati e le attività commerciali perché dopo le due riunioni, una a Chiasso e una a Mendrisio, di ormai due anni fa, non abbiamo potuto fare altro». In settembre verrà convocata l'assemblea della Scm dove, oltre ad alcuni cambiamenti tra i membri del comitato, ci saranno anche delle novità legate alla quota base per i soci. «Siamo finalmente riusciti a preparare una quota base ancora più bassa, circa la metà di quella attuale – annuncia Coen –. In questi due anni di Covid la Scm si è adoperata per tutti, senza fare distinzioni tra soci e non soci. A partire dal 2022, con l'abbassamento della quota, questo non succederà più: essere uniti in questo periodo sarà veramente ancora più importante». In vista dei citati cambiamenti, «cerchiamo giovani che vogliono entrare in comitato per dare una mano a risollevare la situazione: le forze nuove sono importantissime – conclude Carlo Coen –. Oltre a rappresentanti di Mendrisio, ci piacerebbe coinvolgere anche gli altri comuni dove abbiamo tantissimi soci proprio perché li riteniamo di basilare importanza». Nelle prossime settimane sono previsti incontri anche con i Municipi di Chiasso e Mendrisio.

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