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Un portale per esaudire i desideri di nonni d'adozione

Tre giovani donne hanno lanciato 'Nipoti si diventa', un progetto per far sentire meno sole le persone anziane. Ma serve loro una mano

Da sin. Lalitha, Katerina e Laura, le anime del progetto
22 agosto 2021
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Basta davvero poco per rendere felice una persona. Mai come durante i mesi duri dell'emergenza sanitaria da Covid-19 ce ne siamo resi conto. Quando ciascuno si è rinchiuso in casa sua una telefonata, un saluto da lontano, la consegna di una sporta della spesa in molti casi hanno fatto la differenza, riuscendo a stringere una nuova alleanza fra generazioni. Veder andare sprecato questo patrimonio di umanità sarebbe davvero un peccato. E visto che le buone idee non hanno nazionalità, due giovani donne del Mendrisiotto hanno seguito una amica originaria della Repubblica Ceca nel suo progetto, 'importando' in Ticino una iniziativa lanciata quasi sei anni orsono dalla radio nazionale ceca, e capace di mettere in contatto nipoti e nonni d'adozione. Una intuizione di successo che ha permesso di esaudire i desideri di quasi 14mila anziani residenti in un centinaio di case di riposo del Paese.

La tentazione di replicare l'esperienza per Katerina Neumann, architetto di Praga, è quindi stata troppo forte. Così negli anni scorsi l'ha dapprima portata in Italia: ogni Natale si ripete il miracolo di 'Nipoti di Babbo Natale'. E ora si prepara a concretizzarla anche nella Svizzera italiana grazie al supporto di Laura Chiesa, grafica e web designer, e Lalitha Delparente, pronta a tuffarsi sui social. Tutte e tre, del resto, sono determinate a condurre in porto questo progetto. L'impegno è preso: 'Nipoti si diventa', così sono stati ribattezzati l'iniziativa e il sito web, partirà il 25 dicembre prossimo, giorno di Natale. Per realizzare il loro di desiderio, però, serve una mano. Lanciata una campagna di crowdfunding sulla piattaforma sostenuta dagli Enti regionali per lo sviluppo, progettiamo.ch, ogni contributo, piccolo o grande che sia, darà modo di mettere a punto il sito che avvicinerà donatori e destinatari. E la strada per raggiungere l'obiettivo che le tre promotrici si sono date appare ancora lunga.

La lista dei desideri

Ogni regalo ha una storia. Ogni storia sfocia in un legame inatteso, a maggior ragione ai tempi del Covid. Katerina lo sa bene perché lo ha vissuto in prima persona come donatrice. Ciascuna delle richieste iscritte nella lista dei desideri, che sia un oggetto, un abito rosso o un momento da condividere, ha un significato particolare. «Si tratta - spiega a 'laRegione' la stessa Katerina - di una bella esperienza dalla quale nascono storie toccanti». Senza lasciare nulla al caso, l'architetto di Praga e le sue amiche hanno aperto il portale e stanno perfezionando documentazione e contatti affinché tutto sia pronto per esaudire i sogni degli anziani soli, in particolare residenti in una struttura ticinese. Concretamente come si potrà essere parte del progetto diventando un nipote d'adozione? «Basta un piccolo gesto - ci dice Laura -. Sarà possibile donare un regalo o dedicare un momento di condivisione in occasione di un pranzo, una partita di calcio, uno spettacolo a teatro. E più in là, dal 2022, vorremmo fare da tramite per permettere ai donatori di regalare anche un po' del loro tempo».

Solo il primo passo

Le ambizioni delle tre ideatrici, in realtà, sono elevate. «Ci piacerebbe portare speranza - confidano -, persino cambiare un po' le cose attraverso quei legami duraturi che gli altri progetti già in atto hanno dimostrato di riuscire a creare». Non nascondono neppure la voglia di riuscire a far crescere l'iniziativa raggiungendo, oltre alle case anziani, anche i centri diurni. Non a caso, queste tre giovani donne si sono date da fare e hanno preso contatto con l'Atte, l'Associazione ticinese terza età, e incrociato la loro strada con la Fondazione Sasso Corbaro; ma l'intenzione è di interagire pure con altre realtà e istituzioni che orbitano attorno al mondo degli anziani. «Sarebbe importante - ci fanno capire - favorire uno scambio intergenerazionale con persone della nostra età e più giovani, che potrebbero ricevere molto da questa esperienza. Non dimentichiamo che gli anziani sono la nostra memoria. Quindi è importante mutuarla alle giovani generazioni». E le promotrici sono convinte che siano in tanti ad avere tempo e voglia di mettersi a disposizione come donatori o volontari. Non resta che rompere il ghiaccio, e la gioia, assicurano, sarà reciproca.

D'altro canto, come si legge sul portale nipotisidiventa.ch, "spesso gli anziani sono isolati e chiusi in sé stessi e perdono la capacità di sentire i propri bisogni, o non trovano il modo per esprimerli. Grazie al progetto, essi hanno la possibilità di dar voce ai propri desideri e di vederli realizzati. Sapere che qualcuno ha pensato a loro, ha dedicato del tempo e delle risorse per regalare loro un momento di felicità, li farà sentire più integrati e meno soli!". E non è certo poco. Perché chi non ha nipoti ne acquisirà uno e chi non ha un nonno (o una nonna) lo troverà. In quanti sono pronti a sentirsi un po' fatine o maghi e a esaudire qualche desiderio?

 

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