Mendrisiotto

Mendrisio, i conti non tornano. Ma il Municipio ha la fiducia

Votati i Consuntivi 2020 segnati dalla pandemia. La politica del moltiplicatore? 'Due le vie da percorrere' per il capo delle Finanze

(Ti-Press)
5 luglio 2021
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Le cifre della Città di Mendrisio, questa volta, non sono certo generose. Anzi. Davanti ai Consuntivi 2020 - incluso un deficit da 3,8 milioni -, però, le forze politiche hanno fatto quadrato e dato di nuovo fiducia al Municipio. Una sintonia, quella espressa questa sera, lunedì, dal Consiglio comunale che, alla prova dei voti, si è tradotta in 43 favorevoli e due astensioni. Che questi bilanci abbiano una evidente «eccezionalità», del resto, è stato subito chiaro a tutti al tavolo della Commissione della gestione. Questo esercizio, ha rimarcato il relatore del rapporto Giancluca Padlina (capogruppo Ppd), è stato «segnato indelebilmente dalla pandemia» e lascia ancora nell'incertezza, come peraltro la situazione sanitaria. La contromossa? «È Impellente - ha fatto capire Padlina - intervenire sui costi, ambito nel quale non si è brillato. Fonte di preoccupazione è poi, in particolare, l'aumento delle spese per il personale registrato dal 2019. Occorrerà quindi avere tutti i documenti e le risposte per poter valutare al meglio gli scenari futuri». In ogni caso il Municipio, ha tenuto a sottolineare il Plr, ha «preso in mano la situazione e ha saputo gestire i conti in modo oculato nel limite delle sue possibilità». In ogni caso adesso bisognerà tenere alta la guardia e sotto controllo la situazione. Anche perché famiglie e attività economiche locali richiederanno aiuti e iniziative di rilancio, ha esortato infine il Pr.

«L'obiettivo sentito, d'altro canto, è quello di ripartire, di lasciarsi alle spalle il coronavirus, di rilanciare l'economia - ha sottolineato Claudia Crivelli Barella (l'AlternativA) -. Mi auguro non significhi che rimettiamo tutto come era prima. Indietro non si torna. I periodi di crisi danno la possibilità di uscire con nuovi modelli, nuove energie e nuove impostazioni. Le fragilità venute alla luce, certo, non scompariranno. L'invito - ha concluso - è passare dall'io al noi». Il gruppo Lega-Udc-Udf, da parte sua, si è detto «stupito positivamente» per come si è riusciti a chiudere il bilancio, visto i numeri. Il moltiplicatore al 75 per cento, però, ha detto chiaro e tondo Massimiliano Robbiani, è «essenziale e non negoziabile. Deve continuare a essere una scelta politica forte di questo Municipio». Robbiani ha poi lanciato un richiamo all'esecutivo, quello di evitare di compensare le minori entrate con scelte ritenute perlomeno 'ardite', come l'aumento del prezzo d'ingresso alla piscina comunale per i residenti. 

Il sindaco Samuele Cavadini ha tenuto a ricordare come le cifre non sempre svelino tutto ciò che è stato fatto in questo anno particolare. Dietro le quinte, infatti, ci sono i grandi sforzi profusi per cercare di mandare avanti la macchina amministrativa come se il virus non ci fosse. E ciò grazie anche all'alleanza stretta con la popolazione. Il futuro metterà comunque ancora alla prova il Comune con la gestione delle risorse in equilibrio con i bisogni dei cittadini. «Sì, è vero lavoriamo su un altro futuro per questa Città. Ed è vero che ci saranno nuove fragilità, quindi altrettante sfide - ha risposto dal canto suo il capo dicastero Finanze Daniele Caverzasio -. Di conseguenza, le possibilità sono due: o un aumento delle risorse, con un ritocco del moltiplicatore, o la riallocazione delle risorse, e allora bisognerà rinunciare o modificare determinati servizi. Ma è prematuro pronunciarsi. Resta di buon auspicio il dialogo con l'amministrazione e il Consiglio comunale». E questo in attesa del nuovo Piano finanziario.

Ente regionale per lo sport: Mendrisio c'è

Di sicuro il Consiglio comunale di Mendrisio questa sera, lunedì, ha dato una buona mano alla creazione dell'Ente regionale per lo sport del Mendrisiotto e Basso Ceresio, che sarà tale sono con il coinvolgimento del 75 per cento della popolazione residente nel Distretto. Un passo importante, quello compiuto verso un approccio più coordinato della pianificazione e della gestione operativa degli impianti sportivi - undici le infrastrutture a valenza regionale -, che ha fatto quasi l'unanimità (due le astensioni da parte dei rappresentanti della Lista civica Per Mendrisio).  Il capo dicastero Sport e tempo libero Paolo Danielli, del resto, si aspettava dal legislativo «un bel segnale e una grande spinta» all'iniziativa. E così è stato. L'Ente, ribadito ancora Danielli, «è una grande opportunità per dare delle risposte concrete alla regione». La presenza di Mendrisio, fra i tre Comuni capofila - con Chiasso e Coldrerio - è dunque importante per l'Ente. Una realtà, quella che riunisce le aspettative intercomunali oggi in modo formale, che è espressione anche del movimento sportivo nel Distretto. Un movimento che vede, ha ricordato ancora il capo dicastero, oltre 10mila abitanti attivi in una delle 150 società sportive locali. In questo modo l'Ente potrà essere «innanzitutto un punto di riferimento per Comuni e società». Ai progetti si penserà in un secondo momento.

 

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