Mendrisiotto

Palazzo Turconi ha fatto spazio alla biblioteca

Il servizio ha traslocato nell'edificio. A disposizione di un patrimonio di libri e documenti ci sono 1'800 metri quadri

Palazzo Turconi a Mendrisio (Ti-Press)
2 marzo 2021
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La Biblioteca dell'Accademia di architettura a Mendrisio ha preso ufficialmente possesso dei suoi spazi all'interno di Palazzo Turconi. Un trasloco atteso ma che nella sua gestazione è stato alquanto discusso. Oggi è cosa fatta: abbandonata la sede originaria, la costruzione lignea che gli ha fatto posto in origine (nel 1996) ed è stata progettata da Mario Botta e Aurelio Galfetti, oggi il 'capitale' librario dell'ateneo è custodito dai 1'800 metri quadrati ricavati dentro l'edificio. Si tratta, del resto, di un patrimonio che vanta numeri importanti: 260mila documenti, 130mila volumi a libero accesso, 6mila riviste online, 600 periodici specializzati, 22 collezioni speciali e 20 quotidiani internazionali.

E a proposito di cifre, questa soluzione, come si riassume in un pieghevole esplicativo, assicura altresì 110 postazioni di lavoro individuali, 80 banche dati e 4 studioli per lavori di gruppo. Senza trascurare la possibilità di accedere ai servizi di 'swisscovery', ovvero "la nuova piattaforma di ricerca che riunisce il patrimonio di 475 biblioteche accademiche svizzere e dà accesso all’intero repertorio di documenti scientifici custoditi in Svizzera". In altre parole, oltre 30 milioni tra libri e periodici, e più di 3 miliardi di articoli in formato elettronico.

Una biblioteca, tre missioni

Entrando, virtualmente, nella nuova sede, "negli scaffali a libero accesso - si illustra nella presentazione ufficiale - trovano posto la collezione generale, le biblioteche d’autore e una vastissima collezione di riviste di architettura, arte, design, fotografia, restauro, pianificazione urbana, territoriale e di progettazione del paesaggio. In sale appositamente climatizzate sono conservati i volumi antichi, le collezioni di grafica e quelle di fotografia". In effetti, si tiene a ricordare, questa biblioteca "in 25 anni è diventata una delle maggiori biblioteche di storia dell’arte e dell’architettura presenti in Svizzera". D'altro canto, si ribadisce ancora, risponde "a una triplice missione: di biblioteca didattica in quanto centro informativo della facoltà di architettura, di biblioteca scientifica per gli istituti di ricerca dell’università, e di biblioteca speciale che garantisce la conservazione delle testimonianze della cultura architettonica e artistica, in particolare del Ticino, della Svizzera e dell’Europa meridionale".

Guardando al futuro, si conclude, "l’intento è di realizzare un laboratorio a servizio del pensiero, della ricerca e della progettazione, con un’offerta di documenti, analogici e digitali, che favorisca non solo lo studio e la comprensione della disciplina architettonica, ma che permetta anche percorsi conoscitivi creativi, nuove scoperte raggiunte per analogie, corrispondenze e accostamenti non previsti e persino fortuiti”.

Nei piani ci sono gli atelier. Ma c'è un però

Nel novembre del 2018 il Gran consiglio aveva dato via libera a una partecipazione di 16 milioni di franchi - a fronte di un investimento di 24 - proprio per rendere possibile, da una parte, la ristrutturazione di Palazzo Turconi (a fini bibliotecari) e, dall'altro, la costruzione del cosiddetto Turconi 2. Uno stabile quest'ultimo, finito però al centro delle critiche della Stan, la Società ticinese per l'arte e la natura. Davanti al progetto, la Stan aveva presentato ricorso. Contestazioni non rimaste inascoltata. Non dal Tribunale cantonale amministrativo, almeno, che il maggior scorso ha accolto le osservazioni della Società "nelle sue parti essenziali". Sentenza che ha così annullato la decisione del Consiglio di Stato (di segno diverso) e la licenza edilizia concessa dal Municipio della Città. A quel punto si era aperta la strada a una perizia della Commissione federale dei monumenti storici, necessaria per pronunciare un nuovo avviso cantonale all'indirizzo dell'esecutivo locale, preludio del responso finale sul progetto. Ma da quel momento alla Stan non sono più giunti aggiornamenti sul dossier.

Nelle intenzioni l'edificio dovrebbe sorgere fra il Teatro dell'architettura e la chiesa dei Cappuccini e accogliere 145 studenti e 16 collaboratori.

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