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Spente le vetrine, Chiasso punta alle televendite

Giacomo Morandi, editore di un'emittente televisiva web, offre la sua platea ai commercianti chiassesi e di tutto il cantone per vendere i propri prodotti

È l'ora delle televendite! (Ti-Press)
19 gennaio 2021
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Da ieri le strade di Chiasso sono un po' più deserte. Il virus, che ci tiene nella sua stretta da ormai dieci mesi, ha fatto abbassare nuovamente saracinesche e spegnere vetrine. Solo gli 'alimentari' e pochi altri negozi considerati di prima necessità restano aperti al pubblico. Chiasso è, dunque, una cittadina semi-deserta, soprattutto ora che anche il telelavoro è più che consigliato e a bar e ristoranti è permesso solo l'asporto. Giacomo Morandi, editore e factotum di 'Chiasso Tv', scruta dalle sue vetrinette in corso San Gottardo la poca vita che scorre là fuori alla disperata ricerca di una 'normalità' che la pandemia ha quasi azzerato.

Lombardo per passaporto, ma cuore e professione legati alla cittadina momò di confine, circa quattro anni fa, Giacomo Morandi fonda il suo canale televisivo privato con l'intento di realizzare brevi documentari per promuovere, con la forza del web, il Ticino in tutto il mondo. Vuole catalizzare il maggior numero di persone, non solo dallo stesso cantone ma anche da oltreconfine. Così comincia a pubblicizzare manifestazioni ed eventi, fino a firmare vere e proprie mini-inchieste (l'ultima, disponibile online, verte sul coronavirus nel contesto geopolitico).

Voglia di riscatto

Ma la sua voglia di riscatto, in tempi poco felici per l'economia locale, lo ha portato a concretizzare, in questi ultimi giorni, una nuova generosa iniziativa, frutto della collaborazione con la Società commercianti del Mendrisiotto (Scm): «In realtà è un'idea nata quasi per scherzo – ci spiega quando lo raggiungiamo per chiedergli maggiori spiegazioni –. Per la precisione da una battuta di Italo, fratello del presidente Scm, Carlo Coen. Quando si cominciava a sentir parlare di un nuovo lockdown per i negozi ha detto: 'Se chiudono ancora facciamo le televendite!'. Gli ho risposto che era un'idea tutt'altro che stupida, anzi l'ho trovata una cosa intelligente. Quasi tutti si gli esercenti, infatti, si stavano organizzando online. Dal mio modo di vedere però si finisce per essere troppo dispersivi. E allora ho pensato 'abbiamo Chiasso Tv e usiamola questa televisione, anche perché 'l'è lì'!. Del resto, anche all'inizio della mia attività, quando cioè ho ideato 'Chiasso News', l'avevo fatto sostanzialmente per le cose belle che succedono a Chiasso. Trasformare un momento molto difficile in qualcosa di positivo, quindi, non può che fare bene a tutti. Così ho scritto alla Società commercianti del distretto e ho messo a disposizione per le televendite la mia emittente». 

E se parte dal Mendrisiotto, ciò non significa che questo progetto non possa raggiungere il Luganese e oltrepassare il Ceneri: «Il mio invito è aperto anche ai non soci. È un momento che siamo messi... come siamo messi e mi sembra giusto darsi una mano l'uno con l'altro. La vedo perciò come un'iniziativa a respiro regionale e perché no anche più ampia. Del resto – evidenzia un importante aspetto l'editore – la mia è una web tv del Ticino, non è una qualcosa di confinato, ci mancherebbe. Per farle conoscere il potere di questa piattaforma le porto un esempio. Grazie a un articolo, peraltro de 'laRegione', ero venuto a conoscenza la scorsa primavera di padre Abramo, un prete ortodosso che a Pasqua non sapeva dove fare la Messa. Ebbene, l'ho contattato e sono andato a Locarno per trasmettere la diretta della celebrazione. La mia tv è di tutto il cantone, si chiama 'Chiasso Tv' giusto perché mi sono innamorato di questa cittadina ma è e resta ticinese». 

Spazio televisivo per i primi commercianti

Da questa settimana, quindi, 'Chiasso Tv' trasmetterà, su richiesta dei negozianti interessati, una serie di televendite: «Diversamente dal prodotto pubblicizzato o mostrato su un sito internet, qui vi è la possibilità di mostrarlo a tutto tondo, è possibile per esempio prenderlo in mano, indossarlo se è un vestito. Sull'online il prodotto è, invece, 'piatto'. Attraverso la televisione la percezione è maggiore, più concreta – ci mostra i tanti lati positivi Morandi –. Un impatto visivo diverso affiancato peraltro dalla preziosa presenza del gerente e dell'esercente stesso, e dunque tutta un'altra cosa». Quale allora l'obiettivo principale? «Sicuramente il desiderio di evitare che i sacrifici e l'impegno di questo delicato momento per il commercio non si disperdano. Se, infatti, il pubblico sui social è una cosa, quello della rete è ben altra. Quanti 'amici' o follower possiamo avere? Alcune centinaia, mille, quattromila? Peraltro sempre quelli... Mentre 'Chiasso Tv', per quanto piccola possa essere, ha sempre nuovi utenti, magari anche gente che su Facebook non ci va mai. Ci sono, dunque, diecimila e oltre motivi buoni per dire 'ci sono, esisto'. Magari poi alla fine l'acquisto sarà comunque online, sul sito del commerciante, ma il fatto di assistere in prima persona alla televendita è come, per esempio per l'abbigliamento, partecipare a una minisfilata». 

Detto e fatto, con la volontà di risalire la china

Giacomo Morandi è così passato dal detto al fatto. E in breve tempo ha saputo raccogliere diverse adesioni. Domani, mercoledì, aprirà 'le danze' il presidente della Società commercianti del Mendrisiotto Carlo Coen. Su 'Chiasso Tv' presenterà una scelta di capi d'abbigliamento per uomo e donna. Venerdì sarà la volta di Interarchery, armeria sportiva e distributore ufficiale per l'Europa, la Svizzera e la vicina Italia di numerosi marchi prestigiosi legati al tiro con l'arco, balestre, coltelleria e accessori. In lista d'attesa vi è poi una boutique. Un elenco che, considerando il buon fine dell'iniziativa, è destinata, ne siamo certi, ad allungarsi.

Per Chiasso soprattutto la possibilità di evitare un crollo verticale del fatturato? «Certo, se vogliamo scrollarci di dosso la nomea di città in decadenza come spesso qualcuno dice fuori luogo, dobbiamo stare più uniti ed evitare di 'disperderci'. Chiasso ha potenzialità infinite, sotto tantissimi aspetti, fra cui anche quello culturale. Se riusciremo a crederci, insieme, sarà meno difficile risalire la china» chiosa Morandi.

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