Mendrisiotto

L'estate? Un affare per il FoxTown a Mendrisio

Dopo la riapertura si è registrata la ripresa delle presenze e degli incassi. 'Non siamo lontani dal 2019'. I più assidui? I turisti svizzeri

Nonostante tutto, si è positivi (Ti-Press)
19 agosto 2020
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Basta tendere l'orecchio per accorgersi che nell'estate segnata dal Covid-19 nella 'piazza' dello shopping, tra atri e corridoi del FoxTown, le lingue più ricorrenti sono il tedesco e il francese in salsa svizzera.  Sono loro, i turisti arrivati da Oltregottardo, a tenere banco tra i negozi del 'tempio' dei grandi marchi a prezzo scontato. La pandemia ha cambiato (letteralmente) fisionomia alla clientela della 'Città della volpe'. In effetti, i tratti somatici che, in precedenza, si incrociavano con facilità, segnale della vocazione cosmopolita del complesso commerciale, sono quasi scomparsi. È uno dei pegni che si pagano alla situazione attuale. Al quartier generale del Gruppo Tarchini, però, non ci si lagna. A conti fatti è mutata la provenienza dei frequentatori, ma non l'afflusso degli acquirenti. A quanto pare, concluso il periodo di confinamento, la corsa alle spese ha rappresentato una sorta di rito liberatorio.

'Il bilancio estivo? Oltre le aspettative'

Bilancio in attivo, dunque? "Tenuto conto dell'emergenza sanitaria e del 'lockdown', ci riteniamo soddisfatti dei risultati ottenuti sinora", conferma a 'laRegione' Giorgia Tarchini, manager del Gruppo. Dopo circa due mesi di chiusura forzata e di guadagni azzerati, la stagione estiva ha risollevato il morale. "Luglio si è rivelato un mese di buone frequentazioni all'interno del centro. Tant'è che la cifra d'affari è andata oltre le nostre aspettative. In altre parole, non siamo in linea con il 2019, ma neppure lontanissimi". Certo i mesi passati non sono stati facili, per nessuno. "Non possiamo dimenticare le restrizioni, in contingentamenti, la chiusura delle frontiere. Tutte situazioni che abbiamo gestito e che andranno a pesare sulle finanze. In ogni caso restiamo fiduciosi e positivi, soprattutto visto la risposta seguita alla riapertura, molto incoraggiante". 

In testa i turisti svizzeri

Ciò che conta, la clientela, non è mancata. Giorgia Tarchini lo ha toccato con mano nelle ultime ore tirando le prime somme. "La maggioranza è stata caratterizzata da turisti svizzeri: una parte molto importante. Una novità? Non proprio: gli svizzero tedeschi, in particolare, sono sempre stati presenti, mentre i romandi si sono affacciati da qualche anno. Quanto ai ticinesi, ci seguono da quasi 25 anni". Altri clienti 'classici' del 'factory store' come gli italiani? "Non ci sono mancati - ci conferma la dirigente -. Non solo, abbiamo registrato pure l'arrivo di visitatori tedeschi, inglesi, francesi e alcuni olandesi. Oltre a qualche cliente asiatico, un po' a sorpresa, e americano". Un panorama di sicuro diverso da quello che si stagliava tra boutique e punti ristoro nell'era precedente al Covid-19. In effetti i "consumatori di peso", come ricorda la stessa dirigente del FoxTown, provenienti dall'area extra europea - quindi Asia, Russia e Medioriente -, non si sono visti per cause di forza maggiore.

Settore sport e casalinghi, un boom

Scattata la fotografia, Giorgia Tarchini, come detto, non intende abbandonare un cauto ottimismo. Anche perché vi sono filiere che, quasi inaspettatamente, hanno visto lievitare gli affari. "Abbiamo notato che alcuni settori merceologici hanno riscontrato un exploit incredibile - ci dice -. L'essersi riscoperti più sportivi dopo il confinamento a casa ha fatto volare gli acquisti dei punti vendita di abbigliamento sportivo e dintorni, ma sono andati bene anche i casalinghi e il settore bambini.  Ciò è bello, significa che c'è voglia di ricominciare e di vivere il nostro territorio".

'Shopping, ma in sicurezza'

La passione per lo shopping non ha, però, fatto dimenticare la prudenza in questi tempi di coronavirus. Anche la 'Città della volpe' non ha potuto riaprire senza un piano di protezione. "Ci siamo allineati alle disposizioni, riorganizzando gli accessi al 'factory store', gestendo i flussi di visitatori all'interno per evitare gli assembramenti e garantire le distanze fisiche e distribuendo dispenser per la disinfezione delle mani - assicura la manager -. Inoltre, abbiamo introdotto la presenza di agenti nel centro per il rispetto delle regole. Tutte regole che hanno interessato pure i negozi presenti". Punti vendita che a loro volta si sono visti costretti a limitare gli ingressi (un massimo di 8-10 alla volta). Il che ha chiamato anche gli acquirenti a una autodisciplina.  "Di fatto - constata la dirigente - sono cambiate le abitudini. Basti dire che oggi quasi il 75 per cento dei pagamenti avviene tramite carta di credito". C'è chi vede male, però, il fatto che, fissata l'apertura alle 11, fino a quell'ora non ci si possa muovere liberamente all'interno del centro commerciale, ma si debba attendere nell'atrio principale. "È sempre stato così - ci risponde Giorgia Tarchini -. Del resto, la 'mall' è molto grande. Alle 10 apriamo l'ingresso nord per permettere l'accesso alla zona dei caffé, dove è possibile dare un'occhiata alle vetrine di una decina di negozi. Da parte nostra, in ogni caso, non abbiamo avuto problemi, né ricevuto delle segnalazioni in tal senso. I controlli, poi, non mancano. Insomma, abbiamo reagito in modo da garantire una esperienza di shopping in sicurezza". A testimoniarlo, ci fa sapere ancora la manager, c'è la cartellonistica, già pronta qualora l'autorità cantonale avesse deciso di rendere obbligatorio l'uso della mascherina anche nei commerci. Protezione che alcune aziende, peraltro, hanno imposto ai loro dipendenti.

Autosilo pronto per il primo ottobre

Con un occhio vigile sul presente, alla 'Città della volpe' non ci si ferma e si guarda al futuro. Anche se per l'ampliamento degli spazi di vendita, previsto all'interno del Centro San Martino - si parla di altri 6'700 metri quadrati di superfici -, si dovrà attendere un altro po'. "I lavori dovevano iniziare a Pasqua, ma non è stato possibile. Si è dovuto posticipare tutto all'anno prossimo". Decisamente più vicina un'altra scadenza: l'apertura del nuovo autosilo/'park&rail' da 600 posti. "Se tutto va secondo i piani - ci conferma Giorgia Tarchini -, sarà operativo dal primo ottobre". Il cantiere ormai è alla battute finali.

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