Mendrisiotto

Cinque musei del Mendrisiotto finiscono nella rete

Comuni del Distretto e direzioni delle strutture d'arte pronti a unire le forze per una gestione condivisa. Pensando e un ente mantello

Un Distretto indomito, come lo Spartaco del Vela (Ti-Press)
6 giugno 2020
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Henry Ford, che di catene di montaggio se ne intendeva, soleva ripeterlo. 'Ritrovarsi insieme è un inizio, restare insieme è un progresso, ma riuscire a lavorare insieme è un successo'. Nel Mendrisiotto avrebbe sfondato una porta aperta. Se l'aggregazione calibrata sul Comune unico del Distretto è musica di domani, la collaborazione intercomunale si sta rivelando una sorta di formula magica. Sedute allo stesso tavolo da un po', le istituzioni locali di recente hanno saputo far fruttare la loro intesa. In effetti, mentre si sta accelerando sulla gestione coordinata degli impianti sportivi (in vista sulla fase tre del dossier c'è una riunione plenaria), sembra essere ormai a portata di mano il progetto che mette in rete cinque dei musei che arricchiscono il territorio regionale. Il denominatore comune? Il vivere d'arte.

Comuni e direzioni museali, insieme

L'idea era già nell'aria da tempo. Adesso, però, i vari interlocutori comunali, al loro fianco i responsabili degli spazi museali, stanno giungendo al dunque. Un lavoro silenzioso, il loro, condotto in particolare negli ultimi mesi e capace di spalancare nuove prospettive intriganti. Gli obiettivi messi in campo sono ambiziosi, ma importanti per garantire continuità a realtà museali con vocazioni diverse eppure complementari. Il primo aspetto che balza all'occhio in questa operazione (a cui si darà il via ufficiale prossimamente), è la capacità di far dialogare istituzioni a vario livello. Messo al bando anche solo il sospetto di una rivalità interna, la rete ha l'intenzione di far dialogare musei comunali con sale espositive cantonali, federali e persino accademiche. I protagonisti di questa avventura creativa sono, infatti, il Museo d'arte di Mendrisio, il m.a.x. museo di Chiasso, la Pinacoteca Züst (cantonale) a Rancate, il Museo Vela (federale) a Ligornetto e il Teatro dell'architettura dell'Accademia a Mendrisio.

'Prima la piattaforma poi l'ente mantello'

Quale sarà il primo atto formale? "Sarà la creazione di una piattaforma informatica - ci conferma il capo dicastero Museo e cultura di Mendrisio Paolo Danielli -. Questo ci permetterà una gestione condivisa delle strutture d'arte". Un risultato al quale si è giunti, ribadisce, dopo aver condotto i "passi necessari già a partire dal 2019". Ma è solo l'inizio. "In effetti, la messa in rete - spiega - è il primo passo importante per creare delle sinergie interessanti, anche sul piano delle risorse comuni, sul nostro piccolo territorio, che vanta però molto realtà culturali valide e di valore". Non è detto, infatti, lascia intendere il capo dicastero, che questa iniziativa possa espandersi e coinvolgere altri musei (ad esempio etnografici) del Mendrisiotto.

Un segnale alla regione e al Cantone

Danielli non nasconde neppure la voglia di farsi sentire."In un certo senso diamo un segnale forte al Distretto, ma pure al Cantone. Al pari di Lugano, che accentra l'attenzione sul Lac, anche più a sud c'è una regione altrettanto ricca di vere e proprie perle sul suo territorio". Per dimostrare quanto i Comuni del Mendrisiotto credano in questo progetto si è pronti ad andare oltre l'apertura di un sito comune. "Per ora - ci dice Danielli - siamo sul piano delle idee, ma è allo studio la possibilità di dare vita a un ente mantello. Certo, prima dovremo individuare la formula più adatta. Da unire, in effetti, ci sono musei con entità giuridica diversa. Occorre, quindi, trovare la soluzione migliore, ma spero - confida il vice sindaco - di vederla concretizzata nel 2021".

Benefici per le strutture e per i visitatori

Nell'attesa si fanno grandi progetti: la piattaforma è virtuale, ma le opportunità per il prossimo futuro sono quanto mai reali. "Le sinergie su cui stiamo ragionando - ci anticipa il capo dicastero di Mendrisio - interessano la possibilità di mettere in comune pure le risorse e le esigenze, per le campagne promozionali come per gli stessi visitatori, che potranno beneficiare di sconti sui prezzi dei biglietti e di offerte particolari sul circuito che raccoglie le cinque realtà museali".

Si fa strada, infine, una aspirazione: essere un'esperienza capace di ispirare altre proposte in Ticino. Del resto, richiama Danielli, il Cantone ci aveva provato a realizzare un portale simile. "Ma ha fallito", ci fa memoria. "Chissà che quanto si sta per concretizzare nel Mendrisiotto non possa fare da apripista, ed essere da stimolo e da esempio per avventurarsi in qualcosa su più ampia scala". Non sarebbe la prima volta che il Distretto fa da regione pilota.

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