Si apre l'undicesima Biennale. Saranno più di venti gli spazi espositivi che ospiteranno gli scatti di fotografi svizzeri e internazionali

È ‘Crash’ il filo conduttore scelto per l’undicesima edizione della Biennale dell’Immagine di Chiasso. Protagonisti di questa attesa mostra itinerante saranno oltre 20 spazi espositivi, che da oggi (vernice alle 18 allo Spazio Officina di Chiasso) e fino al prossimo 8 dicembre ospiteranno fotografi svizzeri e internazionali che esplorano e interpretano il tema. ‘Crash’ vuole raccontare un mondo fatto di contraddizioni, di posizioni opposte, di movimenti complessi che, inevitabilmente, si risolvono in urto. «Crash evoca anche un rumore – è il commento di Davide Dosi, capodicastero Cultura di Chiasso –, e quindi per similitudine un frastuono che a me piace chiamare... Chiasso, una cittadina che a livello culturale produce parecchio baccano, tanto da vederci assegnare quest’anno il Premio Doron quale riconoscimento alla nostra attività culturale. Non possiamo quindi che essere orgogliosi di ospitare ogni due anni un festival di fotografia così prestigioso». Per facilitare i visitatori, il comitato dell’Associazione Biennale dell’Immagine – Abi, presieduto da Alberto Chollet, ha preparato un catalogo rosa che verrà distribuito gratuitamente. Tutte le informazioni sulle mostre e sugli eventi collaterali che si terranno nei prossimi due mesi possono essere consultate anche sul sito www.biennaleimmagine.ch.
Incontro col fotografo
Sono tre le mostre curate in prima persona dall’Associazione Abi. La prima è ‘Temptation of death’ del fotografo ucraino Boris Mikhailov allestita allo Spazio Officina. Si tratta di un’esposizione composta da 24 dittici e dalla proiezione del lavoro completo dell’artista, oltre 150 dittici, che include immagini del passato e nuove fotografie realizzate all’interno di un enorme crematorio a Kiev, costruito in epoca sovietica. Domenica alle 16 ci sarà una visita guidata alla mostra, mentre alle 17.30, nella cornice del Cinema Teatro, il fotografo ucraino dialogherà con il curatore Francesco Zanot. Nella Sala Diego Chiesa sono invece esposte le immagini in bianco e nero del poliziotto nidvaldese e fotografo svizzero Arnold Odermatt. Si tratta di 32 foto di incidenti stradali che Harald Szeemann presentò con grande successo alla Biennale di Venezia nel 2001. Una selezione diventata celebre nel mondo e che ora, con il titolo ‘Odermatt the Biennal Selection. 32 Photographs for Venice 2001’ approda a Chiasso in tutta la sua originale forza innovativa.
Gli studenti di fotografia della rinomata Ecole cantonale d’art di Losanna (Ecal) manifestano invece i loro sogni con la mostra all’aperto, sulla piazza dei Colori (via Soave) ‘Guardare l’utopia’. Si tratta di un’esposizione che racconta lo scontro tra l’arte della fotografia e le nuove, rapide e onnipresenti, tecnologie. I loro lavori sono esposti anche a Casa Corti, a Pellio d’Intelvi. Domenica è prevista una navetta gratuita (iscriversi a info@biennaleimmagine.ch). Nell’organizzazione della Biennale sono stati coinvolti anche i servizi della cittadina. Chiasso_Culture in movimento partecipa con una creazione dell’artista svizzera Aline d’Auria. Un progetto, con il coinvolgimento di alcuni cittadini immigrati a Chiasso dai paesi dell'Est Europa. Gli spazi di Frequenze, l’iniziativa ideata per rafforzare l’economia di Chiasso e in particolare di Corso San Gottardo, accoglieranno invece gallerie e associazioni d’arte in trasferta temporanea da tutto il cantone.