Bellinzonese

‘Si valuti la riapertura della stazione di Giornico’

Alessandro Corti (Centro), Michele Guerra (Lega) e Diana Tenconi (Plr) ritengono che il trasporto pubblico possa generare ricadute positive sul territorio

(Hans-Rudolf Berner , SBB Historic)
23 dicembre 2025
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Il Consiglio di Stato intende valutare la riapertura di una fermata ferroviaria a Giornico? È questa in sostanza la domanda che pongono in un’interrogazione i granconsiglieri Alessandro Corti (Centro; primo firmatario), Michele Guerra (Lega) e Diana Tenconi (Plr). Una domanda basata sul fatto che il nucleo di Giornico e i suoi dintorni “potrebbero costituire un vero ‘museo a cielo aperto’, fruibile attraverso itinerari tematici, pannellistica e strumenti digitali, visite guidate e collegamenti con la rete culturale regionale”. Un orientamento che inoltre “appare coerente con le politiche economiche regionali mirate a rafforzare la creazione di valore nei territori periferici, a destagionalizzare i flussi turistici, a sostenere l’economia di prossimità e a consolidare l’identità territoriale quale leva di attrattività e competitività”. E in questo contesto, il trasporto pubblico “assume un ruolo determinante”, visto che permette “di generare ricadute economiche e sociali positive sul territorio”. Insomma, “in un quadro in cui la mobilità sostenibile e l’integrazione intermodale (treno-bus-mobilità lenta) assumono crescente rilevanza, la possibilità di riattivare fermate strategiche lungo l’asse storico del San Gottardo merita una valutazione aggiornata, basata su criteri tecnici, di sicurezza, di esercizio e di sostenibilità finanziaria, ma anche su una visione di sviluppo territoriale”.

I tre granconsiglieri chiedono quindi al governo cantonale quali valutazioni sono state effettuate negli ultimi anni “in merito alla possibile riapertura o introduzione di fermate ferroviarie lungo la linea storica del Gottardo”; se vi sono “analisi, studi, dossier tecnici o contatti formali con Ffs e/o Sob riguardo alla riattivazione di fermate soppresse o alla creazione di nuove fermate” e quali criteri tecnici e operativi, di esercizio ed economico-finanziari “vengono abitualmente applicati nella valutazione della riapertura di una fermata ferroviaria”. Domandano inoltre in che modo “un miglioramento dell’accessibilità ferroviaria locale potrebbe incidere sulla valorizzazione turistico-culturale della Leventina”. Per quanto riguarda Giornico chiedono poi se la riapertura di una fermata ferroviaria “possa essere considerata uno scenario da includere nei futuri aggiornamenti della pianificazione cantonale della mobilità e dello sviluppo territoriale” e se il Consiglio di Stato ritiene “utile avviare un’analisi preliminare (studio di fattibilità o pre-fattibilità) sulla compatibilità tecnica, sulla sostenibilità d’esercizio e sulla potenziale utilità turistica e culturale di una fermata ferroviaria a Giornico, indicando eventualmente attori coinvolti e possibili strumenti di finanziamento”.