Mendrisiotto

A Chiasso si mette in cantiere il terminal dei bus

Superate le opposizioni, si è pronti a varare i lavori per il nodo di interscambio davanti alla stazione. Sarà posato un semaforo all’uscita dell’A2

Le modine spuntarono nel 2017 (Ti-Press)
11 maggio 2019
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Nelle carte dei tecnici è una realtà ormai da anni. Nelle attese dei chiassesi rischiava, invece, di diventare un’aspirazione sbiadita da ritardi e rinvii. Ora, però, per il terminale del trasporto pubblico progettato davanti alla stazione cittadina sta per scattare (davvero) l’ora ‘x’. Nelle stanze del Dipartimento del territorio, infatti, sono pronti a varare il cantiere al più presto. Tant’è che a Palazzo civico aspettano solo di conoscere la data definitiva. Nelle previsioni, per la fine della primavera o l’inizio dell’estate si partirà con i lavori. L’intervento traduce un investimento, globale, di oltre 9 milioni di franchi: 564mila franchi saranno a carico del Comune. Uno sforzo finanziario al quale se ne aggiungerà un secondo, oggi sul tavolo dei consiglieri comunali: il rinnovo dell’impianto semaforico all’incrocio tra via Dunant, viale Manzoni e via Livio. Un’opera da 441mila franchi che sarà subordinata alla realizzazione del terminale e all’introduzione del doppio senso di marcia.

Alla fine, quindi, una dopo l’altra le opposizioni (tre in tutto), che sin qui avevano rallentato la realizzazione del nodo di interscambio gomma-rotaia, sono state superate. Dopo avere ricucito l’intesa con le Ffs, anche l’ostacolo frapposto dall’Ufficio federale delle strade è stato abbattuto. In realtà, l’Ustra ha chiesto e ottenuto di attivare un semaforo all’uscita dello svincolo autostradale di Chiasso centro. L’impianto vuole essere la risposta ai picchi di traffico e all’esodo dei vacanzieri che, non di rado, debordano pure sulle strade cantonale e comunali. A livello federale il timore, infatti, era quello che, in circostanze particolari, le colonne di auto potessero arretrare sino alle corsie autostradali. Trovato un compromesso – che entrerà in azione alla bisogna –, sul fronte del terminale si è dunque sbloccata la situazione. Tanto più che la procedura per concretizzare il semaforo sarà indipendente dal cantiere dirimpetto alla stazione. Certo, iniziati i lavori, ci vorranno un paio di anni per dire compiuta (in toto) la piccola rivoluzione copernicana nella viabilità chiassese.

Accanto al traffico nelle due direzioni lungo l’asse di via Motta e viale Manzoni, via Livio e, in parte, su via Dunant – dove è in dirittura d’arrivo la sistemazione del tunnel –, il punto focale del progetto resta il terminale vero e proprio. Il polo di interscambio bus-treno – con le banchine d’attesa per i passeggeri – sarà inserito tra le due nuove rotonde previste ai due ‘capi’ di via Motta. Lì in quell’area ad avere la precedenza saranno solo i mezzi pubblici, i taxi e i pedoni (oltre ai residenti dotati di ‘lasciapassare’). Del resto, l’approccio è chiaro: spianare la strada ai trasporti pubblici; lo stesso che anche a Mendrisio, sempre di fronte alla stazione ferroviaria, darà forma a un nodo d’interscambio simile. Anzi i cantieri, per tempistica, potrebbero correre in parallelo. Torniamo, però, a Chiasso.

Si rinnova l'impianto semaforico di via Dunant

Il Municipio si accinge a ‘colorare’ un’altra tessera del mosaico della viabilità locale, anticipando, peraltro, il finanziamento (che gli sarà poi rimborsato dal Cantone e gode di sussidi federali) per il rifacimento dell’impianto semaforico in via Dunant. Gli obiettivi, d’altro canto, sono condivisi: traffico più scorrevole e attraversamenti stradali più sicuri. Al semaforo – anzi ai semafori: 4 veicolari, 6 pedonali e uno per i mezzi pubblici – sarà dato il compito di regolare l’andirivieni, incrociato, di auto, bus e mobilità lenta nel crocevia che collega Corso San Gottardo, le arterie per la stazione e il Quartiere Soldini.

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