Mendrisiotto

Castello, un 55% (di moltiplicatore) da primato

L’avanzo di esercizio di oltre 14,5 milioni di franchi porta a rivedere le strategie. La sindaca Alessia Ponti: ‘Notizie che pensi di non ricevere mai’

2 maggio 2019
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Fino a qualche anno fa, Castel San Pietro deteneva il primato di comune con la più grande superficie di territorio dedicata alla vite, all’uva. Poi, l’avvento della città di Mendrisio – con le sue aggregazioni – ha fatto sì che Castello perdesse il primo posto. Da lunedì sera, però, il paese ha un nuovo record cantonale: il moltiplicatore d’imposta più basso in Ticino. Il Consiglio comunale, all’unanimità dei 24 presenti, ha infatti deciso di dare seguito al Messaggio municipale che chiedeva di portarlo al 55%, “revocando conseguentemente la precedente risoluzione che lo fissava al 75%”. Venti punti percentuali, di fatto, non è cosa da poco. Ma a cosa è dovuto tutto ciò? Dati alla mano, una prima risposta è data dai Conti consuntivi dell’anno passato, che registrano un avanzo di esercizio di oltre 14 milioni e mezzo di franchi. Risultato contabile del tutto inaspettato che, di conseguenza, ha portato all’abbassamento (approvato) al 55%. «Quando ce l’hanno detto ero convinta di non aver capito» ci confida la sindaca di Castel San Pietro Alessia Ponti, tornando con la mente al giorno della notizia in cui sono state comunicate le sopravvenienze economiche. «Sono notizie che pensi di non ricevere mai» e allo stesso tempo «una bella boccata d’ossigeno, che permetterà di ragionare su progetti futuri con tranquillità». A dare corpo all’entrata straordinaria sono stati «diversi fattori», sottolinea Alessia Ponti. Alla scoperta del ‘tesoretto’, in paese, si sono moltiplicate le voci, tra le quali quella che un contribuente molto facoltoso avesse riportato il domicilio a Castel San Pietro. Dall’amministrazione, in tal senso, bocche cucite anche se, nell’elencare i diversi fattori, Ponti cita un aumento delle «tassazioni di persone fisiche», nonché «tassazioni vecchie che si sono sbloccate».

‘Ambiente, anziani e famiglie’

Detto del capitale a disposizione, il Municipio si è dunque trovato con un ‘problema’ (le virgolette sono d’obbligo) da risolvere: per legge, infatti, la definizione del moltiplicatore deve considerare gli aspetti tecnici e giuridici relativi al principio dell’equilibrio finanziario. Quest’ultimo, evidentemente, da rivedere dopo le accresciute entrate. La riduzione del moltiplicatore d’imposta è dunque stata una delle manovre che l’esecutivo ha intrapreso. All’orizzonte, però, ve ne sono altre, tra le quali l’esigenza di «fissare delle politiche sociali». Tre gli obiettivi: «ambiente, anziani e famiglie» anche perché, evidenzia Ponti, dell’abbassamento del moltiplicatore «beneficia una parte esigua della cittadinanza». Per il «ceto medio», dunque, l’idea è di «concentrarci su questi tre temi». Ai nastri di partenza vi sarà dunque l’idea di allestire un «masterplan, uno studio approfondito che darà il via a una futura revisione del Piano regolatore». Un futuro che, a Castello, vedrà anche la creazione di «un progetto di riqualifica del centro paese». Verranno inoltre «anticipati i lavori di sottostruttura e anticiperemo degli investimenti». Per quel che concerne gli anziani, invece, Ponti preferisce non anticipare nulla, confermando però che sono in fase di sviluppo «delle idee». Nei confronti delle famiglie, invece, «si punterà di più a qualche tipo di servizio, come pure ad agevolazioni pensate per le famiglie con figli piccoli, che sono più sensibili». Spazio, infine, anche al «miglioramento dell’amministrazione comunale» che, stando alle intenzioni, partirà probabilmente «con una nuova assunzione».

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