Mendrisiotto

In marcia per le vittime delle frontiere a Ponte Chiasso

Hanno sfidato il freddo per ricordare, poco distante dalla dogana di Chiasso strada, i migranti che hanno perso la vita da noi e nel Mediterraneo

(Ti-Press/G. Putzu)
25 febbraio 2018
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Nonostante il freddo pungente, in un buon numero si sono dati appuntamento nel pomeriggio di domenica poco lontano dalla dogana di Chiasso strada, ai giardini di piazzale Anna Frank a Ponte Chiasso, per ricordare i “nuovi desaparecidos”. A promuovere la marcia in memoria di quanti – migliaia ogni anno – perdono la vita nel tentativo di “raggiungere condizioni di vita degne di un essere umano”, è stata la rete di 'Como senza Frontiere'. Ciascun partecipante ha portato con sé l'immagine di un migrante, per non dimenticare e alimentare così la memoria collettiva. In questo inizio d'anno, ricorda 'Como senza Frontiere', sono già 390 i migranti morti o dispersi nel Mediterraneo. Anche al confine sud del Ticino si sono, però, contate delle vittime: come il ventenne maliano rimasto folgorato nel 2017 sul tetto di un treno a Balerna o come il giovane marocchino travolto e ucciso il gennaio scorso, sempre lungo le rotaie. Perché “non sono numeri, sono vite umane” si leggeva su un cartello mentre alcune persone, tra cui Fabio Cani, studioso di storia locale, prendevano la parola.

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