Mendrisiotto

Gianni Moresi alla testa dell'Interprofessione della Vite e del Vino Ticinese

(Sandro Mahler)
19 aprile 2016
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Con il mondo vitivinicolo Gianni Moresi ha un legame particolare. Un vincolo che ora si è rinsaldato dopo la sua nomina alla presidenza dell'Interprofessione della Vite e del Vino Ticinese. A designarlo, venerdì scorso, è stata l'assemblea annuale riunita a Mezzana. Moresi raccoglie così l'eredità di Adriano Petralli, scomparso anzitempo l'anno scorso. Il neo presidente potrà fare tesoro dei suoi anni trascorsi alla testa del Consiglio di fondazione della scuola di viticoltura ed enologia di Changins. Periodo in cui ha consolidato l'Ecole du vin, aprendola al mondo.

Sempre l'assemblea, venerdì, ha tirato le somme della vendemmia 2015, una delle meno generoso in quantità ma prodiga quanto alla qualità “eccellente” delle uve. La concorrenza estera e il trend negativo del turismo, si è fatto notare, si sono riverberati sul consumo di Merlot. In ogni caso si resta “fiduciosi in una ripresa, visto che il livello delle scorte presenti in cantina sono nella norma e i vini di buona qualità”. Di conseguenza, il plenum ha deciso di mantenere invariati i limiti massimi di produzione per la prossima vendemmia.