Mendrisiotto

Condannato un passatore

(Gabriele Putzu)
11 maggio 2015
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Trenta viaggi effettuati con tre vetture per un totale di almeno 80 clandestini trasportati da Milano a Kreuzlingen, passando per la quasi totalità dei casi dal valico incustodito di Arogno. Sono questi i numeri del traffico di esseri umani analizzato oggi dalla Corte delle Assise criminali di Mendrisio. Alla sbarra è finito un 43enne italiano domiciliato nella fascia di confine che la Corte presieduta dal giudice Marco Villa ha condannato a 24 mesi parzialmente sospesi: l'imputato dovrà scontare 10 mesi di detenzione. La Procuratrice pubblica Margherita Lanzillo ha proposto una condanna non inferiore ai 3 anni (con almeno 10 mesi da espiare) e una pena pecuniaria di 80 aliquote giornaliere sottolineando la gravità della colpa dell'uomo, “un passatore di tappa”. Una gravità dettata dal lungo periodo dell'attività, dal numero di clandestini trasportati, dall'importante guadagno racimolato e dalla dimensione internazionale del traffico. Per la difesa, rappresentata dall'avvocato Vera Ferretti, il 43enne “era spinto e accecato dalla disperazione, senza rendersi conto del suo agire”. Invocando le attenuanti generiche della presa di coscienza, del ravvedimento, del sincero pentimento e della collaborazione, la legale ha proposto una pena inferiore ai tre anni. Secondo la Corte, dagli atti non è però stato possibile provare la sua partecipazione attiva nell'organizzazione dei trasporti.