Mendrisiotto

Scomparso nel 2009, trovati i resti

25 febbraio 2015
|

I resti di Salvatore Deana, scomparso nella notte tra l'8 e il 9 marzo 2009, sono stati trovati nel Parco Pineta, tra Oltrona San Mamette e Beregazzo. Ne sono convinti i poliziotti della Squadra mobile di Como che ritengono di aver trovato il corpo dello scomparso, ucciso a coltellate da Franco Virgato e Andrea Zemolin, morto qualche tempo dopo in un incidente stradale. Ad indirizzare le ricerche sono stati Luciano Nocera e Giuseppe Monti, entrambi in carcere. Il primo arrestato assieme a Franco Virgato e Andrea Internicola, per l'uccisione di Ernesto Albanese, con una trentina di coltellata e sepolto ancora vivo un bosco di Guanzate. Tutti personaggi legati alla 'ndrangheta, finiti in carcere anche nell'ambito dell'operazione ''Insubria'' che, casomai fosse stato necessario, ha confermato il radicamento della criminalità organizzata, che ha allungato i suoi tentacoli in Ticino. Una scia di sangue che spaventa: cinque omicidi in sei anni, dal 2008 al 2014, con, sullo sfondo, personaggi legati al mondo del clan calabresi. I resti umani sono stati trasferiti al laboratorio di medicina forense Labanof di Milano, che già si è occupato dell'autopsia sul corpo di Ernesto Albanese, certificandone l'identità. L'incarico per l'esame è stato conferito dal pubblico ministero Massimo Astori, titolare di un'inchiesta che, dopo che il muro di omertà sembra essere crollato, ha ora l'obiettivo di scoprire che fine ha fatto il corpo di Antonio Deana, fratello di Salvatore, scomparso il 21 luglio 2012. Non sembrano avere dubbi gli investigatori sul fatto che anche lui possa essere stato ammazzato e quindi sepolto in un bosco del ''quadrilatero della morte'': Bregnano, Villaguardia, Guanzate e San Mamette. Territorio in cui fortemente è radicata la 'ndrangheta che ha insanguinato il comasco, con atroci regolamenti di conti.