Luganese

Ail Sa non aveva diritto all'aiuto di Berna per i lavori a Valmara

Il Tribunale amministrativo federale ha respinto il ricorso della società perché ha cominciato l'intervento all’impianto prima di chiedere l'aiuto

La società non ha ottenuto il contributo d’investimento di poco più di un milione
(Ti-Press)
28 ottobre 2025
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“L’inizio di lavori di costruzione, ampliamento o rinnovamento prima della garanzia o dell’autorizzazione per l’inizio anticipato comporta la perdita del diritto all’intero contributo d’investimento”. Con questa motivazione, il Tribunale amministrativo federale ha respinto il ricorso presentato dalle Aziende Industriali di Lugano (Ail Sa) contro la decisione dell’Ufficio federale dell’energia (Ufe) che aveva negato un contributo d’investimento di 1,09 milioni di franchi per il rinnovamento dell’impianto idroelettrico di Valmara.

‘Un’opera di costruzione vera e propria’

Secondo il Tribunale, “la ricorrente (Ail Sa) ha iniziato i lavori prima d’inoltrare la richiesta di contributo e la relativa domanda di poter dare inizio ai lavori”, mentre per la legge, specifica la sentenza, i lavori di costruzione senza autorizzazione per l’inizio anticipato non possono beneficiare del contributo. La società partecipata, invece, aveva sostenuto che gli interventi avviati nell’aprile 2023 avevano “carattere preparatorio” e che erano imposti da un incidente “consistente nella rottura della condotta forzata” dell’8 gennaio 2022. Ma il Tribunale ha ritenuto che “la posa e il montaggio della condotta forzata costituiscono senza dubbio un’opera di costruzione vera e propria”.

‘Pretestuoso l’argomento dei danni notevoli’

Quanto all’urgenza, “l’incidente si è verificato l’8 gennaio 2022 e l’inizio dei lavori sarebbe avvenuto solo in primavera 2023”: un intervallo che “indebolisce l’idea di un’urgenza immediata”. Per il Taf nemmeno il principio della buona fede può essere invocato, poiché “l’Ufe non era tenuto a segnalare alla ricorrente la necessità di un’autorizzazione preventiva”. Non solo. I giudici federali hanno ritenuto in parte “pretestuoso”, da parte di Ail Sa, sollevare la questione dell’incidente del 2022, visto che non era stata spiegata con chiarezza la conseguenza sui lavori all'autorità inferiore. Tanto che, si legge nella sentenza pubblicata, “l’argomento dei danni notevoli è stato esplicitato solo in sede ricorsuale, assumendo così più il carattere di una nuova strategia difensiva, che non di un fatto trascurato dall’autorità”.