Il sindaco Emiliano Delmenico capisce le critiche ma spiega i motivi che hanno imposto la riorganizzazione scolastica con i Comuni confinanti
Ha suscitato qualche malumore da parte di alcuni genitori la riorganizzazione scolastica decisa a Melide, in collaborazione con l’istituto, i servizi cantonali e l’autorità locale. Mal di pancia sia per la tempistica della comunicazione sia perché dal prossimo anno scolastico 2025-2026 i bambini della prima elementare di Melide dovranno frequentare le lezioni a Morcote, assieme ai coetanei dello stesso Comune e di Bissone e Vico Morcote. Le critiche sono inevitabili per certi versi quando ci si confronta con un cambiamento del genere. D’altra parte, non si poteva fare altrimenti. Anche il Municipio era al corrente della situazione che ha illustrato la novità ai genitori. Il calo da 13 a nove allievi per il primo anno di scuola elementare a Melide, ha obbligato a riorganizzare la frequenza e a introdurre l’istituto minimo.
Il sindaco di Melide Emiliano Delmenico ci spiega com’è andata: «Ogni Municipio è tenuto ad allestire previsioni sul numero di allievi fino al 2029. Previsioni che servono per la strategia dell’Istituto scolastico, mentre quando si avvicina la fine dell’anno scolastico, bisogna programmare l’inizio del prossimo. Non è che noi non lo sapevamo o che ci ha fatto uno sgambetto il Cantone. Semplicemente, nelle previsioni era indicata la cifra di 13 allievi che avrebbe dovuto cominciare la scuola elementare. Però, i nuovi calcoli hanno mostrato che gli allievi saranno solo nove». Di conseguenza, la sezione non si può più tenere aperta. «Forse l’unico inghippo è stata la partenza di una famiglia e il fatto che lo ha annunciato solo recentemente, per cui siamo venuti a conoscenza del cambio di domicilio in tempi strettissimi. In tempi altrettanto stretti ci siamo confrontati con l’impossibilità di tenere aperta la sezione e che avremmo dovuto verificare l’ordinamento scolastico». Ciò che è stato fatto. In seguito, prosegue Delmenico, «abbiamo valutato diversi scenari, tenendo conto della popolazione scolastica di Melide e della collaborazione già in atto con i Comuni confinanti di Bissone, Morcote e Vico Morcote. Di fatto questi ultimi due Comuni hanno un istituto scolastico unico con sede a Morcote». Nel dettaglio, prosegue il sindaco, «alla luce delle convenzioni già in atto con questi Comuni (con Bissone per la Scuola dell’infanzia, con Bissone e Morcote anche per la Scuola elementare), abbiamo valutato, per il benessere dei bambini, perché è questo ciò che conta, come ottima soluzione quella di integrare gli allievi al primo anno di scuola elementare di Melide con quelli di Morcote e Bissone. Poi, siccome i numeri sono bassi andremo a integrarli con quelli del secondo anno di Morcote e di Bissone, sempre di Scuola elementare. In tutto saranno 19 bambini. Sarà una bella classe dove il docente può proporre una buona didattica e qualità nell’insegnamento». Durante la presentazione, i genitori come hanno reagito ai cambiamenti? «I genitori chiaramente sono rimasti spiazzati perché sono partiti dal presupposto che a settembre potevano partire i figli a Melide – risponde Delmenico –. Ho pronunciato un mea culpa sulla comunicazione, siccome abbiamo dovuto rimediare a un’informazione che ci è stata comunicata quattro giorni prima della riunione con i genitori, quindi non eravamo veramente preparati. Abbiamo dovuto quasi improvvisare in quattro giorni una soluzione e loro ci son rimasti male. La settimana scorsa li abbiamo incontrati una seconda volta e gli abbiamo spiegato in maniera più esaustiva quali fossero le motivazioni all’origine dei cambiamenti e il programma. Rispetto all’istituto minimo, questo rientra nella strategia che è in corso ormai da almeno un paio di anni con i comuni di Bissone, Morcote e Vico Morcote».
Una strategia che non ha inventato il Comune di Melide, ma che, precisa il sindaco, proviene dallo stesso Dipartimento dell’educazione, della cultura e dello sport (Decs) e rientra nella piattaforma 2020 nella quale si prevede l’istituto minimo, per l’apertura del quale occorre rispettare i criteri, almeno 7 sezioni, almeno 150 alunni e una popolazione generale di almeno 2’500 abitanti. «Con i Comuni confinanti, abbiamo già in atto relazioni anche in altri ambiti e in altri servizi. Per questo, ci siamo detti: vediamo se questa strada può essere seguita per la strategia scolastica affinché si possa offrire la miglior educazione possibile a favore di tutti i bambini, perché alla fine siamo una comunità allargata. Chiaro che, per chi abita a Melide, viene meno il comfort di portare il figlio a scuola in paese, rispetto a farlo salire sul pulmino verso Morcote, dove, peraltro, ci sono buoni servizi collaterali all’insegnamento», conclude il sindaco.