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‘Fermi tutti’ gli automobilisti non si toccano

Costituito da membri di Lega e Udc il comitato referendario contro la generalizzazione delle zone 30 sulle strade comunali di Lugano

Verrebbero introdotte anche zone 20
(Ti-Press / archivio)
19 febbraio 2025
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È stato costituito il comitato referendario ‘Fermi Tutti!’ e in una nota annuncia l’avvio della raccolta di firme a sostegno del referendum contro la generalizzazione delle zone a 30 km/h sulle strade comunali di Lugano. Il messaggio municipale, lo ricordiamo, è stato approvato dal Consiglio comunale nella seduta di lunedì 10 febbraio (32 favorevoli, 25 contrari), a sorpresa, perché la commissione dell'Edilizia aveva allestito un rapporto negativo e la Gestione a maggioranza proponeva di respingerlo. Un messaggio accolto, per un solo voto (perché ci voleva la maggioranza qualificata di 31 favorevoli), dopo una discussione durata quasi tre ore che ha dato luce verde al credito di 1,39 milioni di franchi per ridurre il limite di velocità a 30 km/h su quasi il 60% della rete stradale cittadina.

In seguito alla votazione, Lega dei Ticinesi e Udc avevano già annunciato il lancio del referendum contro la risoluzione. Entrambi i partiti, che hanno diramato una nota stampa, ritengono che si tratti “di una misura che penalizza la mobilità privata, ostacola gli spostamenti quotidiani di chi utilizza l’auto per lavoro o necessità e danneggia il commercio locale. Questo provvedimento, insieme ad altri già in fase di pianificazione, rappresenta un ulteriore passo verso la marginalizzazione della mobilità privata, con il rischio concreto di spingere sempre più cittadini verso i centri commerciali fuori città o oltre confine, come già accaduto in altre realtà urbane”. In sostanza, i referendisti hanno confermato le loro posizioni alquanto critiche su un provvedimento che considerano “inefficace e costoso”, perché “la sicurezza stradale non si migliora con misure generalizzate e ideologiche, ma con interventi mirati e basati su dati concreti. Il limite di 30 km/h può avere senso in prossimità di scuole, ospedali, case per anziani e in zone residenziali con traffico limitato, ma la sua applicazione su larga scala è ingiustificata”.

Nel frattempo, il comitato referendario è stato costituito: ne condividono la presidenza i consiglieri comunali Raide Bassi (Udc) e Lukas Bernasconi come copresidenti. Il comitato esecutivo è composto da Alain Bühler (Udc), Andrea Censi (Lega), Tiziano Galeazzi (Udc), Michael Nyffeler (Lega) e Andrea Sanvido (Lega). Gli unici esponenti del comitato che non appartengono alla Lega o all’Udc sono i consiglieri comunali di Lugano Angelo Petralli (Centro) e Michele Codella (Avanti con Ticino&Lavoro), Cherubina Ravasi (ex consigliera comunale Plr) e Peter Rossi (ex consigliere comunale Plr). Ne fanno parte anche Stefano Quadri (Lega), Zahra Rusconi (Udc), Marco Seitz (Lega), Christian Tresoldi (Lega), Omar Wicht (Lega), Luisa Aliprandi (Lega), Gianmaria Bianchetti (Lega), Mauro Gaggini (Lega), Stefano Gambazzi (Udc), Norman Luraschi (Udc); Siro Mazzuchelli (Udc), Lucia Minotti (Lega) e Marusca Ortelli (Lega).

Secondo i referendisti, c’è il “rischio che questa misura diventi un pretesto per aumentare controlli e multe, trasformando gli automobilisti in una fonte di entrate per le casse comunali. Anche dal punto di vista economico, questa operazione è inopportuna. Nonostante la riduzione del credito inizialmente previsto, il costo di 1,39 milioni di franchi resta un onere ingiustificato in un momento di difficoltà finanziaria per la città. Inoltre, il Municipio ha già anticipato che questo è solo il primo passo di un progetto più ampio, che potrebbe includere ulteriori limitazioni alla mobilità privata”. Nella nota stampa, a sostegno delle loro tesi, parlano di un recente sondaggio condotto “dal Politecnico Federale di Zurigo, che ha evidenziato come la maggioranza della popolazione svizzera è contraria a una riduzione generalizzata del limite di velocità a 30 km/h. Questo conferma che le decisioni in materia di mobilità devono essere prese con buon senso, evitando imposizioni che limitano la libertà di spostamento senza reali benefici per la sicurezza”.


Per queste ragioni, il comitato invita la popolazione a firmare il referendum per consentire ai cittadini di esprimersi democraticamente su una misura che avrà un impatto significativo sulla viabilità e sulla qualità della vita a Lugano: “Le attuali politiche sulla mobilità devono essere ripensate. Fermiamo subito questa deriva prima che sia troppo tardi”. I formulari per la raccolta firme sono online sui siti www.legalugano.ch e www.udc-lugano.ch. Inoltre, da sabato 22 febbraio fino a sabato 12 aprile, sarà possibile firmare direttamente presso la bancarella in Piazza Dante, ogni sabato dalle 10 alle 15.

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