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Sede della Giustizia, spunta l’idea di BancaStato in via Pioda

Ad avanzarla è la deputata in Gran Consiglio di Avanti con Ticino&Lavoro Amalia Mirante, che sostiene potrebbe rappresentare una soluzione vantaggiosa

‘Una soluzione facilmente praticabile e in linea con gli interessi del Cantone’
(Ti-Press/Archivio)
14 febbraio 2025
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Da Avanti con Ticino&Lavoro spunta la proposta di spostare il Palazzo di Giustizia in via Pioda 7 a Lugano, nell’attuale sede di BancaStato. Una soluzione finora non contemplata, che secondo la deputata in Gran Consiglio Amalia Mirante, sarebbe “disponibile, vantaggiosa e quasi già di proprietà dello Stato”.

Dopo la bocciatura popolare del progetto per l’acquisto dello stabile Efg a Lugano come sede della Giustizia, il Consiglio di Stato (CdS) ha avviato un nuovo processo esplorativo per trovare alternative nel Luganese. Tra queste era emerso il complesso di Sant’Anna (ex Bsi), in via Peri, su proposta di Ail Servizi Sa. In alternativa, il Municipio di Lugano ha candidato pure gli spazi della Torre est del Polo sportivo e degli eventi (Pse), dove prevedeva di insediare la sede unica dell’amministrazione comunale. Alla chiusura del bando di concorso, però, il Cantone ha ricevuto ben 38 offerte logistiche. Anche fuori dal Luganese c’è chi si è fatto avanti. A Bellinzona c’è chi ha pensato al comparto Leon d’Or di fronte alla stazione (più villa Beatrice) e a Locarno all’ex vice Consolato d’Italia per Carp e/o polizia. Di recente, è stata avanzata anche la candidatura di Chiasso quale sede futura del potere giudiziario cantonale in piazza Indipendenza, negli spazi dell’ormai ex Credit Suisse.

Ma per Mirante, “dal dibattito sembra essere assente una soluzione facilmente praticabile e in linea con gli interessi, anche economici del Cantone”: la sede di BancaStato, proprio accanto all’attuale Palazzo di Giustizia. “È noto – scrive la granconsigliera nell’interpellanza rivolta al CdS – che nel corso dell’anno la Banca si trasferirà nella ex-sede di Credit Suisse, sempre a Lugano. Da informazioni assunte, lo stabile in via Pioda potrebbe per un periodo di tempo limitato fungere da sede transitoria per alcuni servizi attualmente collocati nella sede principale di BancaStato di Bellinzona che dovrà essere ristrutturata”. Al termine di questo periodo temporaneo, “tale stabile potrebbe rappresentare un’opportunità per lo sviluppo di un concetto di Palazzo di Giustizia più funzionale, centralizzando buona parte delle attività a Lugano (come richiesto dalla legge) e, al contempo, mantenendo la presenza della giustizia in altre sedi sul territorio cantonale”.

Alla luce di queste considerazioni, Mirante chiede all’Esecutivo cantonale se ha mai avviato dei contatti con BancaStato per valutare la possibilità di acquistare la sede luganese al termine dei lavori di ristrutturazione della sede principale dell’istituto finanziario. Viene chiesto inoltre se questo stabile rientra nei parametri richiesti nella recente grida pubblica per l’assegnamento dei nuovi spazi della giustizia e se il CdS intende studiare questa ipotesi e procedere con una valutazione finanziaria e tecnica.

Mirante fa infine leva su vantaggi economici per il Cantone. Infatti, chiede se il CdS riconosce che, essendo BancaStato un ente autonomo con personalità giuridica di diritto pubblico e appartenente di fatto alla Repubblica e Cantone Ticino, l’acquisto dello stabile di via Pioda dalla stessa potrebbe comportare evidenti vantaggi economici. Infine, nell’ultima domanda la deputata di Avanti con Ticino&Lavoro domanda: “Se si optasse per un rafforzamento della presenza della giustizia a Lugano (come richiesto dalla legge) con l’integrazione dello stabile di BancaStato, sarebbe comunque garantita la permanenza delle altre sedi giudiziarie dislocate sul territorio cantonale?”.

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